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Politica | 13 febbraio 2017, 18:58

"Il programma della Regione sulla riduzione delle liste d'attesa è un passo avanti"

L'intervento di Nino Boeti del Partito Democratico

"Il programma della Regione sulla riduzione delle liste d'attesa è un passo avanti"

"Il programma regionale per ridurre le liste d’attesa, presentato quest’oggi dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e dal direttore generale Renato Botti, rappresenta un primo significativo passo in avanti. Eliminare le liste d’attesa è utopia, ridurle sensibilmente è possibile, ma è un obiettivo realizzabile solo attraverso una seria programmazione e concreti strumenti di intervento. Giudico molto positivo il fatto che, prima di varare la delibera, si vogliano coinvolgere tutti gli attori del settore".

"Senza l’apporto dei medici di medicina generale e dei professionisti non si può andare da nessuna parte. Un Cup unico regionale che unisce le varie agende, compresa la libera professione, e prevede un meccanismo di re-call, la separazione del primo accesso dai controlli successivi, nuove assunzioni di personale ed estensione dell’orario alla sera e al sabato per visite ed esami, queste sono certamente tutte strade giuste da intraprendere. Il sogno di questa legislatura deve essere quello di poter avere negli ospedali piemontesi sale operatorie che funzionano dalle 8 del mattino alle 18 di sera tutti i giorni, e sono convinto che si stiano mettendo le premesse per concretizzare questo sogno".

"Aggiungo, però, due osservazioni. Innanzitutto, le prenotazioni dovrebbero tenere conto dei sintomi e della loro gravità, e non solo della data della prescrizione. Inoltre, bene prevedere aree di garanzia territoriale all’interno delle quali il paziente deve poter ottenere una risposta in tempi accettabili, tuttavia, occorre evitare una eccessiva spersonalizzazione del rapporto medico-paziente. Per questo bisognerebbe favorire accordi tra aziende sanitarie, in modo tale che i chirurghi possano operare i loro pazienti in strutture con maggiore disponibilità".

"Qualunque azione volta ad aggredire i tempi di attesa presuppone una conoscenza precisa della situazione attuale azienda per azienda, e, una volta varata la delibera regionale e adottati i piani per ridurre le liste di attesa da parte di tutte le aziende sanitarie, occorrerà un attento monitoraggio e periodiche verifiche dei risultati raggiunti", ha concluso Nino Boeti.

c.s.

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