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Attualità | 18 marzo 2017, 10:40

"Voucher addio, grave danno per il Volontariato e il non profit"

A dirlo è Silvio Magliano, Presidente del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To

"Voucher addio, grave danno per il Volontariato e il non profit"

"La soppressione dei voucher - che è stata votata in Commissione Lavoro alla Camera e che presto potrebbe tradursi in un decreto del Governo - rappresenta un atto miope che non sarà privo di gravi ripercussioni per tutto il mondo del Volontariato e dell'associazionismo in generale". A dirlo è Silvio Magliano, Presidente del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To, che così commenta la scelta del Governo Gentiloni, di abolire del tutto l'utilizzo di questa forma di pagamento.

"Con i voucher le realtà del Terzo Settore", prosegue l'esponente dei moderati, "e del non profit perdono uno strumento che permetteva di retribuire tante persone per le loro prestazioni nel campo del sociale e della pubblica utilità. Il tutto nella piena trasparenza, in perfetta legalità e con il regolare pagamento dei contributi e della copertura assicurativa. Ora, a molte di queste prestazioni Associazioni e organizzazioni saranno costrette a rinunciare. Senza alcuna alternativa percorribile. Il danno è evidente e a carico di tutte le parti in gioco. Con i voucher le realtà del Terzo Settore hanno avuto l'opportunità di dare lavoro a centinaia di persone e di famiglie in situazione di grave difficoltà economica. È evidente che, ora, la maggior parte delle Associazioni non avrà la possibilità di regolarizzare tali posizioni e che, pertanto, non potrà che rinunciarvi. Centinaia di famiglie perderanno una fonte di reddito".

"Preoccupa e dispiace soprattutto l'atteggiamento che sta alla base della soppressione dello strumento-voucher: la propensione da parte della politica a sradicare gli strumenti che presentano criticità invece di lavorare per impedirne i casi di utilizzo distorto, che pure senz'altro ci sono stati, e l'inclinazione a compiacere qualcuno piuttosto che a ripensare profondamente le normative sul lavoro. Ripensamento del quale c'è, o ci sarebbe, oggi massimamente bisogno", conclude Magliano.

Cinzia Gatti

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