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Attualità | 24 marzo 2017, 08:35

Sul “disastroso stato delle forniture degli effetti di vestiario del Corpo di Polizia Penitenziaria” il sindacato si ribella

Leo Beneduci, segretario generale dell’ Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria ed inviata al Capo della Polizia Penitenziaria e al Direttore Generale del Personale e delle Risorse: “Pronti alle vie legali”

Sul “disastroso stato delle forniture degli effetti di vestiario del Corpo di Polizia Penitenziaria” il sindacato si ribella

Il “disastroso stato delle forniture degli effetti di vestiario del Corpo di Polizia Penitenziaria” è stato nei giorni scorsi segnalato con una lettera-diffida a firma Leo Beneduci, segretario generale dell’ Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria ed inviata al Capo della Polizia Penitenziaria e  al Direttore Generale del Personale e delle Risorse, e – per conoscenza - al Ministro della Giustizia, ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato, al Servizio Relazioni Sindacali ed allo Studio Legale dell’avvocato Maria Immacolata Amoroso di Roma, che dell’organizzazione sindacale segue e tutela gli interessi.

Questa Organizzazione Sindacale – scrive Beneduci - ha più volte segnalato lo stato disastroso ed assolutamente inaccettabile delle forniture del vestiario riguardante la dotazione di ordinanza degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria ed in particolare riguardanti l’insufficienza delle dotazioni per le quali non si provvede, in alcuni casi da anni ad un adeguato rinnovo anche qualora l’utilizzo esuberi di almeno il doppio del tempo quello previsto dalle vigenti disposizioni; la mancata sostituzione delle dotazioni in evidente e del tutto indecente stato di usura; la mancata consegna delle dotazioni e degli effetti vestiario in numero adeguato a consentire un adeguato ricambio giornaliero in costanza dei servizi istituzionali; l’inadeguatezza e la mancanza di funzionalità ai compiti istituzionali interni ed esterni agli istituti penitenziari degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Rispetto a tale evidente e grave disfunzione, come detto, benché segnalata da tempo e che depone in maniera assolutamente negativa riguardo all’immagine della Polizia Penitenziaria anche in rapporto con le altre Forze di Polizia – continua Beneduci - non si è in grado di conoscere, da altrettanto tempo, se, quando e come gli organi centrali di codesta Amministrazione stiano ponendo in essere i pur debiti ed assolutamente urgenti correttivi.

Ciò posto, stanti le disfunzioni ed i disservizi indicati, tenuto anche conto del “danno” in termini di funzionalità e di immagine interna ed esterna che tale disfunzione comporta per tutti gli appartenenti al Corpo in particolare se addetti ai servizi direttamente operativi, in ragione delle responsabilità che vi competono, rispettivamente quale Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria in cui le iniziative per un’adeguata dotazione di vestiario della Polizia Penitenziaria deve avere concreta attuazione e il Direttore Generale dell’articolazione della medesima amministrazione in cui le procedure di appalto, di fornitura e di distribuzione attinenti il vestiario devono assumere efficacia pratica, si invitano e si diffidano le Signorie Loro a voler disporre per le urgenti iniziative di competenza entro e non oltre 30 (trenta) giorni a far tempo dalla presente richiesta ovvero a voler comunicare, entro il medesimo termine le ragioni del mancato adempimento a significare che in assenza questa Organizzazione Sindacale provvederà ad assumere le pertinenti iniziative nelle competenti sedi”.

Inviamo la presente anche al nostro studio legale – conclude Beneduci - ai fini dell’avvio, in probabile assenza di riscontri, delle iniziative previste dalla vigente normativa.

In attesa di sollecito riscontro, la presente è anche diretta al Ministro della Giustizia ed ai Gruppi Parlamentari in indirizzo per un eventuale e diretto interessamento anche riguardo alle attuali condizioni di una pubblica amministrazione, quale quella penitenziaria, in cui anche per le iniziative di carattere ordinario attinenti la normale organizzazione e la quotidiana gestione delle esigenze di un Corpo di Polizia dello Stato qual è il Corpo di Polizia Penitenziaria, si riscontra la completa impreparazione e l’assoluta indifferenza degli organi a ciò deputati”.

W.A.

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