"L’obiettivo delle politiche attive del lavoro è quello di migliorare l’occupabilità delle persone, stimolando, come suggerisce la parola stessa, la loro capacità di attivazione e favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro".
"A questa logica risponde, come abbiamo avuto modo di sottolineare in molte occasioni, sia il buono servizi al lavoro della Regione Piemonte, sia l’assegno di ricollocazione, sperimentazione nazionale appena partita, i cui risultati, tra l’altro, non sono ancora noti, per evidenti ragioni di carattere temporale".
"Per venire all’andamento della misura regionale, quasi 3 mila persone prese in carico in due mesi e mezzo, di cui 2400 beneficiari di servizi di orientamento e ricerca attiva del lavoro, 292 inserite in tirocinio, e 160 avviate al lavoro sono risultati più che soddisfacenti, considerato il periodo di riferimento così ristretto. Il fatto inoltre di remunerare gli operatori dei servizi per l’impiego prevalentemente a risultato, in base cioè agli esiti occupazionali raggiunti, ha l’obiettivo di incentivare l’adozione di comportamenti virtuosiproprio da parte di chi eroga i servizi per il lavoro".