I Musei Reali di Torino danno ufficialmente il via al nuovo corso, che comprenderà un generale rinnovamento dei percorsi di visita, l’ampliamento dei servizi e una maggiore promozione sul piano internazionale. Tutto questo ha però un segnale evidente: i musei avranno infatti un nuovo logo.
Realizzato dall’Agenzia InTesta, società del Gruppo Armando Testa, sarà presentato al pubblico stasera, alle 21, con una proiezione sulla facciata esterna di Palazzo Reale. Dopodiché, dalle 21.30, i Musei Reali resteranno aperti per una “notte bianca”, con chiusura prevista a mezzanotte.
Il “rebranding”, cioè il rinnovamento dell’immagine dei musei, è stato commissionato dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, che poi ha donato il logo ai Musei Reali. In questo modo la Consulta celebra anche i propri 30 anni di attività, riassunti anche da un breve filmato, “Details”, che sarà proiettato in occasione del lancio del nuovo marchio.
Antonella Testa, direttrice artistica del progetto grafico, nonché figlia del noto pubblicitario Armando Testa, ha spiegato: “Il marchio di un brand è una magnifica opera di sintesi. In pochi tratti precisi deve saper delineare e restituire la visione più completa di quello che vuole raccontare di sé”. E il nuovo logo comunica qualcosa di decisamente diverso rispetto al passato, un deciso cambio di passo, parrebbe.
“Nel 2017 – ha aggiunto Adriana Acutis, presidente della Consulta di Torino – l’impegno nei Musei Reali continua, ci vedrà presenti nei Giardini reali e nella Cappella della Sindone, che verrà riaperta dopo vent’anni dall’incendio che la colpì nel 1997”. “La Consulta – ha proseguito – ha partecipato dall’inizio alla nascita di una nuova offerta culturale della città di Torino, che la rende unica in Europa”.
Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali di Torino, ha aggiunto: “Il nostro progetto si è sviluppato grazie ai primi 7 milioni investiti dal Ministero dei Beni Culturali a dicembre del 2015, cui è seguita una delibera da 15 milioni nel giugno 2016. Di questi, 10 milioni saranno investiti sulle orangerie di corso Regina Margherita, con nuovi servizi come bookshop e ristoranti. In questo modo i Musei Reali si affacceranno su ‘un’altra città’, completando l’accesso dal Museo di Antichità”.
Quattro milioni, poi, saranno investiti nella riqualificazione della Cavallerizza Reale, sebbene il progetto abbia delle consistenti complicazioni dovute alla storia recente del luogo e al “raccordo” con le politiche della città. Il restante milione di euro, infine, sarà utilizzato per ristrutturare i bastioni. “Però – ha precisato la direttrice – non siamo sicuri che l’investimento sarà sufficiente. La cosa importante, per noi, è costruire un rapporto di fiducia con la città e creare lavoro sul territorio”.
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