Si è tenuto ieri il secondo dei quattro incontri dedicati al benessere organizzati dal Circolo dei lettori di Torino, in collaborazione con Reale Mutua. Il progetto Welfare? Well done ha l’obiettivo di prendere in esame la situazione, i campi d’azione, i nuovi strumenti e il cibo, al fine di ampliare la comprensione delle tematiche legate al Welfare, sia pubblico che privato.
Il presupposto è quello secondo cui il benessere passi innanzitutto attraverso il corpo, macchina perfetta da aiutare nei suoi meccanismi, adottando uno stile di vita equilibrato che tenga in considerazione anche la serenità della mente. Marcello Bugari, Responsabile dell’Academy Reale Mutua (che il prossimo anno festeggerà i 190 anni dalla fondazione), ha concentrato l’attenzione sull’interesse e la cura che il Gruppo dedica ai suoi dipendenti in questo ambito: Reale Mutua, infatti, ha avuto l’idea di creare delle palestre interne alle sedi per incentivare il movimento fisico, la prevenzione, motivare e far stare bene i propri impiegati, migliorandone la qualità di vita anche sul lavoro.
In queste palestre, inoltre, i dipendenti sono seguiti da un trainer e hanno a disposizione una app che registra i progressi e fornisce consigli; questi luoghi, poi, si presentano anche come ottima occasione per migliorare i rapporti tra i dipendenti stessi, offrendo la possibilità di conoscere meglio le persone e creare relazioni più proficue a livello lavorativo. In ultimo, i dipendenti dispongono dell’opportunità di praticare yoga, di fare la spesa direttamente in azienda (su collaborazione con una start up torinese) e di curare un orto.
Franz Rossi e Giovanni Storti (il comico del trio Aldo, Giovanni, Giacomo), invece, autori del libro Corro perché mia mamma mi picchia, hanno rimarcato l’importanza dell’allenamento e, in questo caso, della corsa, come strumento per vivere meglio, acuendo la qualità della nostra esistenza, mentre Daniela Capra, medico nutrizionista presso l’Istituto di Medicina dello sport di Torino, ha dedicato il proprio intervento alla spiegazione di alcune direttive in materia di alimentazione: un aspetto importante perché, se giustamente calibrata, è in grado di apportare, insieme al movimento fisico, una maggiore lucidità mentale, che diventa utile soprattutto nell’ambiente di lavoro; in questo modo, si possono eliminare alcuni farmaci dediti alla cura di disturbi di lieve entità e fare prevenzione, in base al monito feuerbachiano, per cui “noi siamo quello che mangiamo”.
I prossimi incontri del progetto si terranno al Circolo dei lettori mercoledì 10 maggio e lunedì 5 giugno.
Roberta Scalise