Tra i giocatori probabilmente qualche aspirante cardiologo c’è, ma questa partita non può essere certo definita “del cuore”. Stiamo parlando, ovviamente, dell’annuale derby tra studenti del San Luigi e delle Molinette: la partita di calcio che - da tre anni a questa parte - infiamma gli animi degli studenti di medicina di Torino e Orbassano.
“C’è molta competizione tra le due Università - ci racconta Federico Todella, uno degli organizzatori, sponda Molinette - in campo sarà una partita vera. Cercheremo entrambi di vincere, questo è sicuro. Poi, però, dal punto di vista dello spirito è una serata di beneficenza”.
Lo scopo della partita, infatti, è quello di raccogliere fondi da donare a due enti che si occupano di ricerca sul territorio: l’AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma ONLUS) e l’IRCC di Candiolo (Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro).
"Si tratta di una partita di calcio a 11 solo maschile - ci racconta Benedetta Col che, con Mattia Verardo e Francesco Badiali, si è occupata dell’organizzazione per il San Luigi - stiamo pensando al femminile, ma per l’anno prossimo, alle Molinette non hanno ancora uno squadra”
La partita andrà in scena giovedì sera alle 19, nei campi del CUS di Via Milano 39, a Grugliasco. “Abbiamo organizzato - proseguono i coordinatori - con il Presidente del CUS, Riccardo D’Elicio. Siamo alla terza edizione, ma non avevamo mai organizzato da loro e lui ci teneva particolarmente. Si è anche offerto di offrire la cena ai professori presenti e ha messo delle cose in palio per la lotteria”.
La partita di calcio, infatti, è solo una parte della festa: sono previste ben due lotterie, la prima abbinata al biglietto d’ingresso - con offerta minima di 2 euro - che consente di partecipare all’estrazione di cene, abbigliamento sportivo e molto altro; la seconda vedrà in palio le maglie autografate di Marchisio ed Icardi, oltre ad una del Torino.
A completare il tutto a fine partita sarà possibile cenare a prezzi speciali, con l’accompagnamento musicale di DJ Serra.