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Eventi | 18 maggio 2017, 12:47

"Sono i lettori che fanno il Salone del Libro inimitabile"

Con queste parole il direttore Nicola Lagioia ha aperto e dato il benvenuto a tutti i visitatori, editori e scrittori

"Sono i lettori che fanno il Salone del Libro inimitabile"

"Sono i lettori che fanno il Salone del Libro inimitabile". Con queste parole il direttore Nicola Lagioia ha aperto e dato il benvenuto a tutti i visitatori, editori e scrittori del 30' Salone del Libro, in programma da oggi sino al 22 maggio al Lingotto Fiere.

"Il Salone", ha proseguito Lagioia, "è uno dei più importanti biglietti da visita all'estero per la promozione cultura italiana". "Torino", ha continuato, "si trasforma e si apre al mondo intero. È talmente tanta la gente, con un enorme beneficio e ricaduta economica sul territorio."

"È una ricorrenza importante", ha evidenziato il presidente Massimo Bray, "con la quale volevamo dimostrare a tutti che ci abbiamo sempre creduto. Dal 2010 ad oggi abbiamo perso 3 milioni di lettori. Libri e case editrici possono crescere solo se intorno hanno chi crede in loro", ha concluso Bray.

"Questo Salone", ha sottolineato Chiara Appendino, "è la dimostrazione più evidente che Torino non solo è la città del libro ma una comunità che ha saputo lavorare per  proteggere qualcosa che ritiene prezioso, un pezzo della propria storia e identità. Una comunità che ha saputo reagire e innovare". 

"L’obiettivo", ha evidenziato il sindaco, "è portare pagine di letteratura contemporanea in mezzo agli studenti, alle famiglie, in una dimensione fruibile e aperta a tutti". "Torino non smetterá mai di scommettere sulla propria crescita culturale", ha concluso il sindaco.

"Vivo soggettivamente e oggettivamente questa edizione", ha commentato Sergio Chiamparino, "con grande emozione. C'è stato uno scatto di orgoglio, che mi ha ricordato quello delle Olimpiadi. Pensare a Torino senza Salone è come pensare alla città senza Mole Antonelliana".

"I numeri", ha evidenziato il Ministro Valeria Fedeli, "dicono molto, sono già trascorsi 30 anni".

"La mia presenza qui", ha sottolineato il Ministro della Cultura Dario Franceschini," ha un valore affettivo. Sono stato qua da visitatore, autore ed il 4 anno che vengo come Ministro. Nella cultura, così come negli altri campi, penso sia necessario ritrovare la capacità di fare sistema".

Cinzia Gatti

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