Con una produzione di oltre un milione e 265mila bottiglie, l’Erbaluce di Caluso si conferma anche nel 2016 il vino più rappresentativo del territorio torinese, di cui occupa 196 ettari vitati su un totale di 372, pari al 52,7%. Numeri importanti, anche se ovviamente non paragonabili a quelli dei vini rossi del Roero e delle Langhe.
L’annata 2016, che entra ora in commercio nella tipologia bianco fermo, è tra le migliori in assoluto. I quintali di uva raccolta sono infatti quasi 14mila (per la precisione 13.923,94), da cui sono stati ricavati 9.500 ettolitri di vino che saranno destinati alla produzione di bianco fermo, spumante e passito. Numeri di poco superiori rispetto al 2015, che però era già stato considerato un anno particolarmente favorevole. “Il 2016 – spiegano quelli dell'Ais, associazione italiana sommelier – si preannuncia come un'ottima annata. Sia dal punto di vista della produzione che della qualità. Abbiamo vini equilibrati, la cui peculiarità è come sempre la freschezza”.
I dati sono stati presentati a Torino da Confagricoltura, durante l'Erbaluce Day, il tradizionale appuntamento che si svolge ogni anno a maggio dedicato alla Docg. Nell'occasione, le principali aziende produttrici del territorio si sono ritrovate per discutere dei dati di produzione e per degustare insieme il vino da loro prodotto. L'evento è stato il primo del suo genere presieduto da una donna: la neo presidente del Consorzio dell'Erbaluce di Caluso, Carema e Canavese, Caterina Andorno.
La degustazione tecnica, davanti a una platea competente ed esigente, è stata curata da Mauro Carosso, responsabile nazionale della didattica dell'Ais. Che, proprio alla fine, dopo essersi mosso con destrezza tra aromi fruttati, persistenze diverse e assaggi più o meno vicini alla tradizione, ha voluto dare un consiglio originale: “È scontato che l'Erbaluce sia perfetto in abbinamento al vitello tonnato o alla trippa. Ma io vi dico: provatelo con la pasta al pesto”. Qualcuno in sala ha mugugnato, ma è stata davvero l'unica cosa che non è riuscita a mettere tutti d'accordo.













