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Politica | 13 giugno 2017, 15:53

"La Regione non può far passare sotto silenzio questa vicenda, la Questura chiarisca i fatti"

Sulla vicenda della violenza subite da una giovane da parte delle forze dell'ordine, l'intervento di Marco Grimaldi (SEL-SI)

"La Regione non può far passare sotto silenzio questa vicenda, la Questura chiarisca i fatti"

Oggi l’Assessore Ferrari ha risposto per conto dell’Assessora Cerutti all’interrogazione urgente del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi sulle violenze denunciate da una giovane donna da parte delle forze dell’ordine.

In un video diffuso online, Maya (19 anni) ha raccontato ciò che le è accaduto la notte del 9 giugno a Torino, quando una volante l’ha portata nella caserma di corso Tirreno dopo essere stata fermata ai Murazzi, mentre osservava gli agenti perquisire tre ragazzi.

La giovane dice di essere stata strattonata per una spalla all’interno della volante della polizia, per toglierle il cellulare, poi spinta contro una sedia in caserma. Nello stesso video aggiunge: “un agente mi ha colpito con un pugno al volto dicendomi di stare zitta”. Successivamente è rimasta chiusa in una cella di sicurezza per alcune ore, è stata fatta spogliare e costretta a una perquisizione totale, le è stato impedito per ore di andare in bagno ed è stata ripetutamente insultata. Maya è stata rilasciata alle 4,25 del mattino con una denuncia per violenza, oltraggio, resistenza e porto di oggetti atti a offendere, a causa di alcuni “chiodini da muro” che teneva nel marsupio.

Si apprende dalla stampa che la ragazza sarebbe stata riconosciuta dai poliziotti come attivista ai picchetti antisfratto e alle manifestazioni No Tav e per questo fermata, portata in caserma e picchiata. Il Pronto Soccorso ha certificato sei giorni di prognosi per evidenti tumefazioni in tutto il corpo. Il referto del Gradenigo ha confermato le lesioni dichiarate dalla ragazza: contusione all’orbita destra, alla spalla destra e al polso sinistro.

Grimaldi ha chiesto un approfondimento istituzionale, l’avvio di un’inchiesta da parte della Questura e un sostegno per le spese legali in base alla legge contro la violenza sulle donne, nel caso i fatti fossero confermati.

L’Assessore, non entrando nel merito del caso, ha precisato che “tutte le donne vittime di violenza e maltrattamenti che intendano sporgere denuncia per un reato che sia stato consumato o tentato sul territorio piemontese possono beneficiare del Fondo di solidarietà”.

“Non credo che questa vicenda possa passare sotto silenzio. Parliamo di una donna di 19 anni” – dichiara l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi. – “Non ci si trinceri dietro a difese d’ufficio. Se Maya si è presa a pugni da sola, sia denunciata per calunnia e io sia denunciato per queste illazioni, altrimenti si dimostri buon senso e si verifichi effettivamente che cosa è successo”.

c.s.

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