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Attualità | 30 giugno 2017, 15:51

Vanchiglietta: la petizione contro Barattolo arriva in Comune

La raccolta firme, che ha già ottenuto quasi mille sottoscrizioni, è stata presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna al Comune di Torino. Si attendono novità entro metà luglio

Vanchiglietta: la petizione contro Barattolo arriva in Comune

La lotta contro Barattolo in via Carcano aggiunge un nuovo capitolo. In quartiere sono state raccolte 962 firme contro il mercato di libero scambio, per chiedere che venga spostato dall’attuale collocazione in zona Vanchiglietta – che, sulla carta, sarebbe temporanea – per porre fine a una lunga serie di disagi che cittadini e aziende denunciano da tempo.
I firmatari hanno sottoscritto una petizione che è stata presentata al Comune di Torino durante un Diritto di Tribuna, introdotto dal presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci. Erano presenti anche il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, e alcuni consiglieri della circoscrizione e del Comune.
Il prossimo passo è il pronunciamento dei capigruppo per poi discuterne in Consiglio comunale. 

“Le motivazioni principali – ha spiegato Elio Biasi, uno dei tre che per primi hanno firmato la petizione – riguardano la vicinanza con il cimitero, la collocazione al Parco della Colletta, uno dei più belli d’Europa che rischia di degradarsi, e la presenza di merce di dubbia provenienza”. Pur ammettendo che da due settimane a questa parte, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, la questione della merce si sia in parte risolta, Biasi ha però denunciato la scarsità di controlli da parte della Polizia Municipale.
“Le batterie, però – ha proseguito – anche se non sono più esposte a volte vengono nascoste in sacchi neri, se i vigili controllassero anche le vie laterali troverebbero molte più situazioni illegali. Poi ci sono anche persone che arrivano da fuori con carretti pieni di roba, che vendono in blocco agli espositori presenti a Barattolo”.

L’obiettivo, ora, è sospendere il mercato per avviare discussioni sulle alternative, non solo per la collocazone. “Vogliamo una soluzione diversa – ha raccontato ancora Elio Biasi – per queste persone. Ad esempio, potremmo predisporre un sistema di acquisto dei materiali recuperati dai rifiuti indifferenziati, come si faceva molti anni fa con il cartone. Nei nostri colloqui con l’assessore (Giusta, ndr) abbiamo notato che c’è una piccola volontà a discutere”.
La preoccupazione è che il mercato arrivi anche al sabato. La questione, infatti, riguarda anche San Pietro in Vincoli, per il quale il centrodestra alla Circoscrizione 7 ha già chiesto una serie di interventi. Intanto il rispetto del regolamento entrato in vigore per Barattolo. In proposito è stato chiesto un consiglio aperto sul tema della spostamento del mercato di San Pietro in Vincoli e del Canale dei Molassi. Oltre ai quattro partiti di centrodestra alla 7 ha aderito anche il consigliere Michele Berghelli della minoranza di centrosinistra. 

“Non vogliamo fare una guerra tra di noi – ha chiarito, a proposito di San Pietro in Vincoli, Elio Biasi – non vogliamo né che i venditori di quella zona vengano a Vanchiglietta né che restino lì. So che l’assessore sogna un luogo dove sistemarli tutti, ma non c’è niente di concreto. Intanto le aziende della zona stanno perdendo clienti, come è accaduto all’autolavaggio, che da oltre duecento auto la domenica ora ne riceve quaranta o cinquanta. Prima, lì, lavoravano in dieci, adesso sono rimasti in quattro o cinque. È una situazione gravissima”.
Sul piatto c’è anche la questione legata alla sicurezza e ai parcheggi, emergenza, quest’ultima, tamponata per un paio di settimane grazie a un accordo tra le società sportive – le più penalizzate – e l’Associazione Vivi Balon, che organizza il mercato. 

Entro la prima metà di luglio, intanto, dovrebbe tenersi la riunione dei capigruppo sulla petizione contro Barattolo, ma dovrebbe arrivare, anche, il pronunciamento del TAR sul ricorso inoltrato da una ventina di aziende, contro il Comune di Torino e contro Barattolo, qualche settimana fa.

Paolo Morelli

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