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Centro | 03 luglio 2017, 11:30

Occit’amo: presentati a Torino i sei week end di musica e cultura occitana nelle valli e nella pianura del Saluzzese

Dal 7 luglio al 15 agosto nelle valli Stura, Maira, Varaita, Po-Bronda, Grana e Saluzzo per “guardare, sentire, gustare”. Evento di punta Goran Bregovic. Presentato il programma al Circolo dei Lettori di Torino. Focus sulla musica catalana, ha annunciato Sergio Berardo direttore del Festival di Move, Terre del Monviso e Valli occitane

Sergio Berardo al Circolo dei lettori

Sergio Berardo al Circolo dei lettori

Al Circolo dei lettori di Torino, si è fatto sentire l’’incisivo assaggio di musica occitana. Sergio Bernardo e il gruppo di musicisti ha dato il là con cornamusa e ghironda, passione e vigore alla presentazione di Occit’amo 2017,  il festival delle Terre Monviso e Valli occtane, il festival di Move. 

Una conferenza stampa affollatissima per la terza edizione della rassegna al via  il 7 luglio, in calendario fino al 15 agosto. 

La novità: non i singoli appuntamenti, ma week end di proposte. 6 fine settimana ha illustrato l’addetto stampa Alberto della Croce, sei offerte culturali, musicali e gastronomiche per conoscere a tutto tondo e vivere, una per una, le Valli Stura, Maira, Varaita, Po-Bronda, Grana e la pianura saluzzese. Oltre al format tradizionale (due concerti più gastronomia e birre artigianali) offrirà momenti di divulgazione culturale, incontri con giornalisti e scrittori, condivisione degli usi locali con laboratori per famiglie organizzati con artigiani locali, proiezioni cinematografiche, attività outdoor alla scoperta delle bellezze naturalistiche e del patrimonio storico-artistico.

Baricentrico al programma l’ evento di punta già annunciato, con prevendite in corso: Goran Bregovic il famoso compositore e musicista bosniaco la cui musica deriva da temi zigani e slavi meridionali, a Saluzzo il 24 luglio.

Nel festival 20 gruppi musicali  e momenti cinema/musica/letteratura con giornalisti e scrittori come Andrea Parodi, Roberto Mantovani, Davide Longo, Diego Vaschetto, Enrico Bertone, Luca Mercalli e Gianpaolo Ormezzano.

Un concentrato dell'esperienza  e tradizione dei territori in vetrina. "Ma una tradizione che comincia domani". Ha voluto sottolineare  in riferimento alla musica in continua evoluzione, Madaski, cantante, tastierista, produttore discografico, special guest della presentazione stampa a Torino.

Concetto condiviso e ripreso da Sergio Berardo direttore artistico della rassegna, presentando il programma che segue le linee del lavoro fatto sulla cultura occitana,  nel corso di questi anni. E' importante mettersi in gioco nel presente e non ripetere con stereotipi  il passato. "La ghironda se deve vivere deve guadagnarsi da vivere nel presente".

Sono  previsti gruppi musicali da tutta Italia, da Francia, Bosnia ed ex Jugoslavia, con un focus particolare sulle sonorità delle minoranze spagnole: ospiti catalani, baschi, galiziani, aragonesi e asturiani. Una proposta musical -culturale che alla base ha un concetto di scambio, di osmosi, "come nel dna della nostre terre, terre di contrabbando, del sale delle acciughe. Mi interessano i popoli marginali come noi. Tanti margini, che sono luoghi di libertà, che si incontrano in questo festival. La musica popolare non è un progetto ma nasce sul campo".

Move e Occit’amo, bel progetto di sistema, secondo l'Assessore alla cultura della Regione Antonella Parigi "Saluzzo la best practice della Regione". "Un progetto culturale che ha come obiettivo la valorizzare la propria identità, in senso inclusivo. Un bel obiettivo di comunità"

Nel programma la musica e la cultura occitana si legano al patrimonio paesaggistico e artistico locale: i sentieri, le baite, i colli, le chiese, le cappelle, i conventi, siti storici e architettonici, senza dimenticare il patrimonio gastronomico, raccolto nell’ Atlante dei sapori censito dall’Università di Pollenzo.

Per il programma: www.occitamofestival.it

R.G.

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