Tari e Torino. Due parole che solo apparentemente fanno rima: in realtà, l'effetto (nelle tasche dei cittadini) è decisamente meno piacevole. Lo certifica uno studio effettuato dalla Uil a livello nazionale, che ha preso in considerazione l'andamento della Tariffa Rifiuti nell'arco di quattro anni: da quanto è stata istituita a oggi.
Il risultato, è che in Italia gli aumenti medi sono stati dell1,1%, mentre nel corso degli ultimi 12 mesi si è addirittura scedi dell'1,8%, con un costo medio (per il 2017) di 295 euro all'anno.
Ma come sempre la statistica nasconde dentro di sé situazioni e realtà anche molto differenti tra loro. E se a Matera, in 4 anni, la tariffa è cresciuta addirittura del 49,4%, Torino non può certo sorridere: con un +34,1% siamo la quarta provincia più "tartassata" in un quadriennio. E anche solo nell'ultimo anno il capoluogo piemontese ha visto la bolletta dei rifiuti aumentare come in altre 36 città riferimento di regione. L'aumento, sotto la Mole, è stato del 25,9%, uno degli incrementi più pesanti in tutta la Penisola.
In termini di spesa assoluta, Agrigento paga la tariffa più alta di tutta Italia (474 euro di media), seguita da Pisa con 473 euro. Torino si attesta a una certa distanza, con 329 euro medi. Comunque più della media nazionale, ferma a 295 euro. La città dove si paga meno è Belluno, che non arriva a 150 euro.