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Cultura e spettacoli | 06 settembre 2017, 14:10

Dentro le nuove OGR: “Saranno officine culturali”

Quasi ultimato il cantiere che riporterà in vita le OGR dopo mille giorni di lavori. Fondazione CRT ha investito 100 milioni di euro. Quaglia: “Punto di riferimento per arte, cultura e imprese”

Dentro le nuove OGR: “Saranno officine culturali”

Le nuove OGR stanno per aprire al pubblico e iniziano a scoprire qualcosa. In attesa del “Big Bang”, il ciclo di eventi che dal 30 settembre inaugurerà ufficialmente il complesso, il cantiere è stato aperto agli organi di stampa. Mille giorni di lavori hanno riportato la struttura, esempio di archeologia industriale della città, a un nuovo splendore, preservando tuttavia l’impostazione architettonica originaria. 

Con cento milioni di euro di investimenti, la Fondazione CRT ha finanziato i lavori e la riprogettazione degli spazi. I 20.000 metri quadri dell’edificio sono stati suddivisi secondo diverse destinazioni d’uso.
Le “Officine Nord”, grandi circa 9.000 mq, saranno suddivise in un’area destinata all mostre (2700 mq) e in un’area più grande che ospiterà concerti e spettacoli di vario genere (3000 mq), mentre è stata recuperata una struttura intermedia, chiamata “Duomo”, grande circa 350 mq, che un tempo serviva letteralmente per “appendere” i vagoni dei treni alle pareti e operare riparazioni particolari.

Le “Officine Sud”, speculare a quelle nord, sono invece un immenso spazio senza soluzione di continuità che sarà aperto da gennaio dell’anno prossimo. Qui, nelle intenzioni dei progettisti, saranno ospitate imprese e piccole startup, creando quindi un polo tecnologico e di ricerca in grado di lavorare anche come incubatore.
Su un lato esterno, quello che dà sulla piazza, sarà recuperata un’area adibita a biglietteria e punto informazioni. Le due “officine” sono collegate da un “transetto”, con 2000 mq dedicati al cibo, che fungeranno da punto ristoro per i visitatori. 

L’area complessiva occupata dalle OGR si estende per circa 35.000 mq, che oltre a includere gli edifici metterà anche a disposizione due piazze, aperte al pubblico e direttamente connesse con i fabbricati. Il progetto si inserisce nell’ambito dell’asse
di sviluppo nord-sud della città, chiamato Spina 2.
Si parla di qualcosa come 1200 finestre sostituite, con impianti (tra tubazioni e cavi elettrici) che si sviluppano per un totale di 115 km. Il pavimento, fra le altre cose, è stato interamente sostituito per l'intera superficie interna.

“Queste erano officine per la riparazione dei treni – ha spiegato Giovanni Quaglia presidente di Fondazione CRT – e ora diventeranno officine culturali. Il primo merito di questo lavoro è stato quello di aver recuperato un luogo, che diventerà un punto di riferimento per l’arte, la cultura e anche per le imprese. Vorremmo che le OGR fossero luogo di tutti, torinesi e non”. 

“L’inaugurazione che abbiamo immaginato – ha aggiunto Massimo Lapucci, segretario generale delle OGR – riguarda tutta la parte relativa all’impatto con il pubblico. Nella progettazione dell’edificio c’è stata molta sperimentazione, dal punto di vista energetico e antisismico. Le OGR sono un oggetto rigenerato in una progettazione contemporanea”.

L’appuntamento ora è fissato per il 30 settembre, ma le nuove piazze saranno accessibili già dal 29, con l’aggiunta di alcune sculture.
Gli eventi, poi, proseguiranno fino al 14 ottobre e saranno tutti a ingresso gratuito. Sono in programma sei show musicali per i quali è necessario accreditarsi.

 

Per il programma completo e le modalità di accesso è disponibile il sito web www.ogrtorino.it

Paolo Morelli

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