Tecnologia e infrastrutture al centro dell'orgoglio dell'Unione Industriale per lo sviluppo torinese. La fusione tra Geodata e Powerchina viene suggellata nel segno di nuove prospettive per lo sviluppo ingegneristico della città.
Tra le sfide di oggi e domani, in mezzo a tutti i ritardi e le incertezze del caso, l'apertura di nuovi cantieri, come l'interramento della ferrovia di corso Grosseto, il completamento della metropolitana e l'evoluzione delle opere sulla Torino-Lione. "Stiamo lavorando perché Torino possa avere un grande manifactury and technology centre", ha dichiarato Dario Gallina aprendo i lavori in via Vela. E nel bel mezzo della settimana europea della sostenibilità, anche l'assessore Lapietra è intervenuta per fare il punto sull'impegno comunale nel settore, ricordando anche la futura creazione di parcheggi di interscambio e la realizzazione della rotonda di piazza Bengasi.
"Sono contenta di essere qui oggi a parlare di infrastrutture sostenibili. Le imprese di Torino sono molto ben strutturate perché riescono a resistere nonostante certi ritardi nelle delle risorse erogate". Altra voce istituzionale, quella dell'assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco: "Questa nuova fase di Geodata è molto importante per tutta la Regione. Bisogna ricordare gli sforzi fatti per portare avanti i progetti torinesi sulla mobilità, che spesso mancano dei necessari finanziamenti. Col ministro Delrio si sta lavorando bene. A livello regionale abbiamo bisogno di individuare sempre di più spazi non impattanti, e Torino ha grandissime potenzialità proprio grazie alla riorganizzazione urbanistica che abbiamo ideato".
Piergiorgio Grasso, presidente di Geodata, ha stretto la mano al suo nuovo socio referente Liao Yuanquing di Powerchina, per valorizzare, con una visione più ad ampio raggio, le eccellenze ingegneristiche che il capoluogo piemontese può vantare. Al tavolo dei relatori si sono succedute le presentazioni di Luciano Ponzetti sul completamento della linea che collega Torino all'aeroporto di Caselle, e di Maurizio Bufalini, direttore esecutivo di Telt. In linea con l'idea di un sistema di infrastrutture sostenibili, ha ribadito, tra gli obiettivi della Tav, quello di superare le Alpi con migliori standard qualitativi rispetto all'attuale passaggio del Frejus, con conseguente impatto ridotto sul territorio.