Sta per tornare Natale coi Fiocchi, ed è subito polemica. Dopo le questioni che lo scorso anno avevano animato la politica torinese intorno a banchetti, soggetto organizzatore, eventi e piazze auliche, a questa tornata già il bando fa storcere il naso ad alcuni.
In particolare, alla Circoscrizione 8, che nel proprio territorio, non vedrà nessun mercatino di natale. Nemmeno quello Corso Marconi, già escluso in extremis lo scorso anno. In una zona, inoltre, su cui da tempo le istituzioni di prossimità chiedono alla Città di Torino che si faccia qualcosa. Il primo a farsi sentire Davide Ricca, presidente della otto, infuriato per l'esclusione: “Né corso Marconi, né piazza Galimberti, sembra che nella nostra zona non vogliano cose niente a tutti i costi. Almeno se avessero previsto uno sgravio per il suolo pubblico per altre manifestazioni del genere organizzate dalla Circoscrizione ci avremmo potuto pensare noi”.
Proprio ottenere questo tipo di incentivo economico è la via indicata da Ricca: “Se vogliono animare delle aree centrali della città e riempire gli spazi vuoti questa può essere una leva: ci occupiamo noi di organizzare delle iniziative, basta prevedere lo sgravio sul suolo pubblico, in modo da mantenere i costi accessibili per i commercianti. Non farlo sarebbe la dimostrazione di mancanza di una visione strategica”.
Anche il capogruppo del Partito democratico in Circoscrizione, Lorenzo D'Agostino, si dice “molto dispiaciuto” per l'accaduto: “Non dico che ci sia una volontà di escluderci, ma è chiaro ormai che l'amministrazione sia più attenta ad altri territori che al nostro. Da mesi chiediamo un incontro con la sindaca e aspettiamo qualcosa di concreto, mentre vediamo che gli investimenti e i gli eventi sono sempre in altre aree della città. Siamo un territorio vasto e potevano esserci molte opzioni utili per tutta la città”.