La situazione dello smog a Torino continua ad essere allarmante. Sempre più probabile che sabato il blocco del traffico, in vigore da oggi per i veicoli fino ai diesel Euro 4, venga esteso agli Euro 5.
I dieci giorni consecutivi di sforamento del limite di 50 microgrammi al metro cubo di 'polveri sottili', atteso per domani, faranno scattare il livello rosso di allerta, che è previsto nell'accordo di programma delle principali Regioni della Pianura Padana e adottato dalla Città di Torino. Ad oggi, mercoledì 18 ottobre, l'Arpa ha registrato 8 giorni consecutivi di superamento della soglia massima e dall'inizio del 2017 i giorni con aria molto inquinata sono già stati 69, praticamente il doppio del consentito (35).
L'assenza praticamente totale di pioggie e precipitazioni, con una prima metà di ottobre con caldo e temperature quasi da mesi estivi, ha peggiorato ulteriormente una situazione che era già critica. Si va quindi verso un blocco quasi totale della circolazione delle auto, ma intanto c'è già chi prende le distanze dalla decisione annunciata dalla giunta a Cinque Stelle. E' il caso di CNA Torino, che ricorda come "l'anno scorso si sia battuta per impedire provvedimenti non programmati, che avrebbero portato alla sospensione immediata dei diesel euro 3 e alla fine siamo stati soddisfatti del risultato ottenuto. L’accordo tra le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sul quale abbiamo a suo tempo espresso alcune perplessità, chiedendo un intervento organico nel sostenere con incentivi il cambio dei veicoli commerciali euro 3 diesel, oggi il tipo di veicolo maggiormente utilizzato dalle imprese di trasporti e servizi, dava comunque una programmazione e certezze sui tempi".
"Per tali motivi, la scelta della Città di Torino di anticipare le scadenze previste e addirittura coinvolgere i possessori di euro 5 diesel, ci vede contrari. Tra l’altro tali provvedimenti, già in passato, non hanno avuto alcun esito positivo. La riduzione del traffico è stimata intorno alle 160 mila automobili su 550mila: gli effetti positivi non si vedono e il disagio per i cittadini e per le imprese è alto”, ha commentato il segretario di CNA Torino, Paolo Alberti.
Critico, sul versante politico, anche Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al comune di Torino: "L’ipotesi ventilata di bloccare la circolazione dei mezzi euro 5 diesel da sabato prossimo è una scelta insensata, del tutto slegata dall’emergenza delle polveri sottili, che esiste e nessuno nega".
"La scelta rimane insensata a fronte del presunto beneficio, secondo molti esperti blando o nullo, che ne deriverebbe alla qualità dell’aria", ha proseguito l'esponente di Forza Italia. "Sicuro è invece il danno che ne deriva alle attività commerciali e alla mobilità dei cittadini in generale. Invece di bloccare la città, già ferma per altre ragioni, il Comune dovrebbe mettere mano a un piano per il traffico, incentivando quello pubblico (bilanci GTT permettendo) e prevedendo isole di mobilità riservate alle attività commerciali in fasce orarie piuttosto ampie".