Le "Fabbriche Aperte" hanno iniziato ad accogliere i visitatori: ha preso il via questa mattina, in tutto il territorio regionale, la due giorni del 27 e 28 ottobre organizzata dall'Assessorato alle Attività produttive della Regione in collaborazione con le associazioni di categoria, dedicata alla cittadinanza interessata a scoprire le eccellenze industriali del Piemonte. Oltre 5 mila persone si sono iscritte alle visite: un segnale di forte interesse, per un'edizione pensata quest'anno ancora in forma sperimentale come "numero zero".
«Questa iniziativa è una vetrina sull’eccellenza della nostra manifattura e allo stesso tempo un’occasione per rafforzare il nostro senso di appartenenza a una comunità in grado di realizzare grandi cose – commenta il Presidente Sergio Chiamparino – Le fabbriche piemontesi sono luoghi fortemente identitari e crediamo indispensabile che ogni cittadino possa avere la sua opportunità di rendersene conto».
E stamani, presso lo stabilimento ITT di Barge in una delle aziende che sin da subito hanno aderito all'iniziativa, l'assessore Giuseppina De Santis ha inaugurato l'evento accompagnando i rappresentanti della Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione Europea, Nicolas Gibert Morin e Francesco De Rose, per una testimonianza diretta sulle buone pratiche di utilizzo dei fondi europei. "Fabbriche Aperte" è infatti collegata all’evento annuale del Por Fesr 2014-2020, che la Regione ha deciso di organizzare proprio in occasione di questa due giorni. Un modo, quindi, non solo per visitare le fabbriche, ma anche per rendere consapevole la cittadinanza su ciò che le politiche pubbliche possono contribuire a realizzare.
«La storia di ITT - ha commentato l'assessore - è una testimonianza classica delle imprese piemontesi: nasce come familiare, diventa multinazionale, ma rimane saldamente radicata sul territorio. Qui sono state fatte delle scelte, che consistono nell'investire in ricerca, innovazione e internazionalizzazione. Sono queste le carte che abbiamo per le sfide di un mondo che cambia velocemente, ma che possiamo affrontare raccogliendo la scommessa di trasformare la ricerca di oggi nella produzione di domani. Aprire le fabbriche al pubblico significa anche ricucire un rapporto con la comunità, perché ciò che avviene qui dentro costituisce un'opportunità per le persone che in questo territorio ci vivono».
Da oggi sono iniziate le visite anche presso gli altri 103 stabilimenti piemontesi. Ogni azienda accoglie il proprio pubblico in modo diverso, sulla base delle esigenze di sicurezza e secondo la modalità organizzativa più appropriata.
Spesso la visita consente di osservare i più recenti investimenti in innovazione dell'azienda, mentre in alcune fabbriche un elemento di interesse è la possibilità di vedere il funzionamento di robot industriali in azione. La dimensione e le caratteristiche di alcuni stabilimenti hanno reso necessario utilizzare delle navette per gli spostamenti.
Alcune aziende hanno organizzato degustazioni, una merenda con i visitatori o semplicemente un piccolo buffet per i partecipanti. In stabilImenti che ospitano piccoli gruppi di partecipanti è stata poi studiata una visita personalizzata per ogni visitatore.
Il profilo dei partecipanti a Fabbriche Aperte è molto eterogeneo per età, titolo di studio e occupazione: dal manager allo studente, dalla casalinga al disoccupato. Si sono registrate anche iscrizioni da fuori regione, con una buona partecipazione dei più giovani, grazie alle visite organizzate con scuole e centri di formazione professionale.