La settimana dell’arte contemporanea a Torino offre una lunga serie di possibilità per gli appassionati, i curiosi e anche per i collezionisti. Ma fuori dai circuiti privilegiati, e più noti, ci sono tante piccole realtà che si danno da fare per portare il proprio contributo alla cultura torinese. Dal 3 al 5 novembre, ad esempio, il Tomato Backpackers di San Salvario (via Silvio Pellico 11) ospiterà la mostra “Un maiale e un elefante”, dell’artista napoletana Isotta Bellomunno, che sarà presente all’inaugurazione, in programma venerdì 3 novembre alle 18.30.
“Un libro d’artista – si legge nel testo di presentazione – che, attraverso le immagini, racconta e prova a spiegare come la comunicazione fra due persone possa essere molto complessa, e le ‘torture’ il mezzo più semplice per esprimere sensazioni e sentimenti”. Tavole, schizzi e tele accompagneranno quindi la presentazione del libro, che sarà anche in vendita in edizioni firmate e numerate.
Organizzato da Tomato Backpackers Hotel & Cafè, l’evento, a ingresso libero, ha come partner To Move Box di Marco Berton.
Il lavoro arriva dopo una serie di mostre organizzate dall’artista, che vive e opera principalmente a Napoli, dal 2011 a oggi. Isotta Bellomunno, classe 1987, ha cominciato ad affermarsi nel 2011 a Venezia, in occasione del 6° Premio Arte Laguna, per poi lavorare molto nella propria città e a Roma, con esposizioni e performance. A Torino, nel 2014, ha vinto la 7a Internazionale d’Arte LGBTE S.A.L.I.G.I.A. all’Ex Manifattura Tabacchi.