Salone pieno, ieri sera, per la presentazione del nuovo libro della scrittrice torinese Margherita Oggero, Non fa niente, che è stato proposto al pubblico attraverso un dialogo scherzoso e molto gradevole con lo scrittore e giornalista Bruno Gambarotta.
“Siamo molto contenti del risultato – ha affermato la consigliera Isabella Martelli – soprattutto perché la biblioteca civica Don Milani di via dei Pioppi 43 è stata attesa a lungo dai residenti del territorio. Iniziative di valore come queste sono, dunque, molto importanti per un quartiere come Falchera. La partecipazione non è scontata: è, infatti, molto difficile garantire un afflusso di persone tale per la presentazione di un libro”.
Il romanzo, che si svolge in più sequenze temporali, parla di due amiche, Esther e Rosanna, che stipulano un patto, per qualcuno forse scandaloso e inaccettabile. Siamo nel 1933, in uno dei momenti più cupi per l’Europa: Esther ha dovuto lasciare Berlino, il suo innamorato, la sua libertà e ogni promessa di futuro. Ora è una giovane adulta colta, dall’intelligenza tormentata, la cui eleganza sconcerta l’arcigna suocera piemontese. Rosanna, invece, è cresciuta in mezzo alle risaie, non ha potuto studiare e la sua bellezza le ha giocato un brutto tiro, trasformandola in fretta in una creatura determinata e sensuale, ansiosa di cambiare la sua esistenza.
Le due donne hanno qualcosa in comune: sono vive, nonostante tutto, e sono profondamente capaci di amare e di insegnare qualcosa l’una all’altra. Un giorno, infatti, Esther domanda a Rosanna di aiutarla ad avere un figlio, “come nella Bibbia fece Agar per Abramo e Sara”. Eppure, il loro universo non esclude affatto gli uomini: Esther, infatti, è legata al marito Riccardo da una complicità generosa, e Rosanna ama Nicola con un'irruenza passionale, che trova negli assolo e nelle improvvisazioni jazz la sua colonna sonora.
Sullo sfondo, intanto, il mondo va avanti e le interroga senza risparmiarle: dalla guerra alla Torino postbellica che si avvia alla ricostruzione, passando per Bartali e Togliatti, gli anni delle rivolte studentesche e il terrorismo, fino alla caduta del muro di Berlino. I giorni si riempiono di cose da fare, giacche di pannofix, segreti condivisi, paure, entusiasmi, scommesse, Fiat 1100 che arrancano su autostrade pericolose appena costruite. È la vita che corre, la vita di due amiche che non saranno mai più sole.
Margherita Oggero presenterà il suo libro anche oggi pomeriggio alle 17.30 presso la Fondazione Amendola di via Tollegno 52.