Sono state aggiudicate a cinquantamila euro, diritti inclusi, cinque bottiglie di Musigny Grand Cru 2002, Domaine Leroy, alla vendita autunnale di “Vini pregiati e distillati” firmata Aste Bolaffi in collaborazione con Slow Food Editore che si è svolta il 16 e il 17 novembre a Torino.
Dopo un’accesa competizione e numerosi rilanci, a spuntare la migliore offerta è stato un cliente italiano in sala che ha conquistato il lotto 956 proposto in asta. Le bottiglie erano all’interno di una prestigiosa selezione del Domaine Leroy, eccezionale e unica sia per il valore delle etichette, sia per il suo assortimento.
La vendita, che proponeva un catalogo di 1368 lotti, ha superato 1,3 milioni di realizzo complessivo, diritti inclusi, oltre il doppio del prezzo totale di partenza. “Sono molto soddisfatto del nuovo record – ha dichiarato l’amministratore delegato Filippo Bolaffi -. Asta dopo asta il risultato è sempre migliore, e questo grazie alla fiducia di clienti che, da tutta Italia, ci considerano il loro punto di riferimento per vendere al meglio le proprie collezioni”.
Dalla Francia, tra gli altri migliori risultati ci sono una bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru 1937 Côte de Nuits Domaine de la Romanée Conti (lotto 1064, 14.150 euro) e una selezione del Domaine d’Auvenay 2002 Côte de Nuits composta da sei bottiglie di Bonne-Mares Grand Cru e sei di Mazis-Chambertin Grand Cru, aggiudicata per 28.300 euro (lotto 852).
Spostandoci in Italia, hanno spuntato le migliori aggiudicazioni i vini piemontesi e toscani, con rispettivamente sette magnum di Barolo Monfortino Riserva 2008, Giacomo Conterno (lotto 464, 10 mila euro) e sei bottiglie di Masseto Bolgheri dal 2004 al 2009 (lotto 175, 5.250 euro).
Tutto esaurito, pari al 100% di lotti venduti, e 45 mila euro di realizzo totale, per la cantina personale di Giacomo Tachis, andata a ruba tra i numerosi collezionisti in sala, al telefono e su internet. Il miglior risultato, pari a 6.250 euro, l’ha spuntato la verticale di Sassicaia Tenuta San Guido (lotto 578) composta da 18 bottiglie dal 1968, prima annata commercialmente prodotta di questo cult, al 2003, incluse le famose 1985 (100/100 di Parker) e la 1988.
Straordinario successo per i vini di San Leonardo provenienti sia dalla collezione Tachis sia dalla cantina privata della storica tenuta di Avio (Tn). La selezione è stata dispersa dopo la degustazione “San Leonardo in tre decenni”, alla presenza del marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, di Fabrizio Gallino (Slow Wine) e di Luisa Bianconi, esperta del dipartimento vini della casa d’aste.
Soddisfatta per il risultato Ilaria Tachis, figlia del famoso enologo, che si è detta «davvero felice di aver scelto di vendere all'incanto i vini appartenuti al babbo e alla famiglia per tanti anni e di sapere che sono stati acquistati tutti, e da un pubblico davvero competente in materia e sicuramente informato su cosa mio padre ha apportato al mondo del vino nella sua vita professionale» ribadendo che parte del ricavato sarà devoluta in beneficenza. «Potrò dare una mano ad alcune situazioni di disagio economico e sociale nella mia comunità, e un supporto all'Associazione Luca Coscioni che si sta battendo per diritti civili di estrema importanza nel nostro Paese e che non dovremmo mai sottovalutare», ha concluso.
Il capitolo dei distillati, posto in chiusura d’asta, ha realizzato 157 mila euro. Le migliori performance sono state messe a segno da quattro Macallan Single Malt 18 Years Old 1967 OB (lotto 1363, 10.600), da una bottiglia di Macallan 1940, OB (lotto 1346, 8.750 euro) e da una di Macallan 1947 Campbell Hope&King, Elgin (lotto 1347, 6.500 euro).
Tutti i risultati su www.astebolaffi.it