«È un primo bilancio positivo quello che abbiamo presentato questa mattina in relazione ai due Fondi regionali per il patrocinio legale dedicati alle donne vittime di violenza e maltrattamenti e alle vittime di discriminazione. Sono 441 gli avvocati specializzati che sono iscritti agli elenchi che si trovano presso ciascun Ordine, e di questi ben 392 sono donne. Un dato significativo che mette in luce come il lavoro culturale che dobbiamo mettere in campo sia ancora tanto», ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.
Il Fondo per le donne vittime di violenza e maltrattamenti è stato istituito con Legge regionale n. 11 del 2008 e riformato con Legge regionale n. 4 del 2016 (articolo 22). Ad oggi il Fondo è stato finanziato per 1.150.000,00 euro, ed è implementato regolarmente con 150.000,00 euro l’anno. Fino a ottobre 2017 sono state presentate 574 domande complessivamente, di cui 293 sono state liquidate per un ammontare medio di 2.668,00 euro. Il Fondo antiscriminazione attualmente ha una copertura di 300.000 euro e verrà finanziato per 100.000 euro l'anno.
«Si tratta di uno strumento unico nel panorama nazionale che è stato valorizzato e apprezzato anche al di fuori del nostro contesto regionale. È però necessario farlo conoscere meglio alle donne e agli stessi avvocati perché, se è vero che già 441 legali hanno deciso di fornire il proprio supporto, è anche vero che costituiscono solo il 3,65% del totale. In Piemonte vi sono infatti 12.132 avvocati» - ha continuato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. Tutti gli Ordini territoriali degli avvocati, tranne quello di Ivrea, hanno avvocati iscritti agli elenchi: Alessandria ne ha 33; Asti, Biella e Verbania 16; Cuneo 42; Vercelli 26; Novara 25; Torino 310.
Possono accedere al Fondo della legge 4/2016, senza limite di età, donne vittime di maltrattamenti e violenza domiciliate o residenti in Piemonte, che abbiano un reddito non superiore a 8 volte quello previsto per il gratuito patrocinio a spese dello Stato e che abbiano subito violenza o maltrattamento in Piemonte. Si può accedere al Fondo anche per procedimenti di natura civile (per esempio separazioni, divorzi, affidamenti, etc) nel caso vi sia un legame con un procedimento penale per violenza subita. Anche chi rientra nel gratuito patrocinio a carico dello stato può rientrare nel Fondo regionale per le spese di cui il gratuito patrocinio non prevede rimborso. Il Fondo per le vittime di discriminazioni (aperto anche alle associazioni soprattutto per quanto riguarda le cause discriminatorie collettive) è stato creato ex novo con la Legge regionale n. 5/2016 (articolo 16). Per l’accesso si seguono le stesse regole esistenti per il Fondo antiviolenza.
Dal 1 dicembre 2017 tutte le domande di accesso ai Fondi devono essere presentate alla Regione (patrocinio.legale@cert.regione.piemonte.it) che gestirà in proprio le fasi istruttorie sia per l’accesso che per la liquidazione. Sono previste attività di aggiornamento e formazione per le sedi di Cuneo, Torino e Novara, sia per gli avvocati/e antiviolenza che quelli per l’antidiscriminazione. La Regione anche per questa edizione fornisce un contributo agli Ordini per la loro organizzazione. Si comincia con l’Ordine di Cuneo il 5 dicembre prossimo.