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Economia e lavoro | 06 dicembre 2017, 07:30

Mirafiori e il sogno di diventare "zona franca": dall’automobile alle energie rinnovabili

È stata approvata in Consiglio Comunale una mozione per promuovere la nuova mobilità sostenibile attraendo investimenti e sperimentazioni sulla sostenibilità. “Un beneficio anche per i residenti”

Mirafiori e il sogno di diventare "zona franca": dall’automobile alle energie rinnovabili

Un futuro all’insegna della riconversione e dello sgravo fiscale. È questo l’intento del nuovo piano per lo sviluppo di energie e mobilità sostenibile discusso in Comune su proposta del consigliere del Movimento 5 Stelle Aldo Curatella.

Un progetto che vuole rendere sempre più Torino una città green, agevolando determinate zone periferiche nel segno della riqualificazione. Tra tutte, spicca il nome di Mirafiori, per diversi motivi.

Fiat è stata la sede del boom economico torinese, in quegli stabilimenti si è costruito un pezzo di storia sociale ed economica dell’Italia intera. Poi, passato il periodo della grande industria, il quartiere si è reso protagonista di trasformazioni epocali, molte delle quali ancora in corso. E se una di queste, adesso, fosse proprio il passaggio dalla produzione di automobili standard a veicoli elettrici? Se si puntasse tutto sulle energie rinnovabili, in un momento storico in cui la minaccia smog si sta facendo più allarmante che mai?

L’idea nasce dal Rapporto Rota presentato lo scorso ottobre. Un quadro preoccupante sulla situazione delle imprese torinesi – molte chiuse del tutto negli ultimi otto anni – che, tuttavia, trova un incoraggiante contraltare nell’implicita propensione all’innovazione che caratterizza il nostro settore secondario. Cavalcando, quindi, l’onda che si presenta di fronte a chi vuole puntare su produzioni alternative in campo industriale, si potrebbe arrivare a creare nuovi posti di lavoro in settori del tutto originali. La mobilità elettrica e le tecnologie di guida autonoma sono due esempi lampanti di come possano essere investite le risorse, confermando il dato emerso dall’E-Mobility Report del 2016, che evidenzia il fermento nel campo della mobilità eco friendly.

Vogliamo creare una zona di Torino attrattiva per la sperimentazione di nuove tecnologie a zero emissioni. Attrazione che può nascere anche mediante la defiscalizzazione che si potrebbe attuare con il riconoscimento da parte del governo di una zona franca urbana, con beneficio per i residenti”, dichiara Curatella.

L’impegno della giunta, per il futuro, sarà quindi quello di individuare le aree cittadine più indicate per favorire questo genere di attività, valutando di liberarle del tutto da qualsiasi onere fiscale. Ma non solo: anche tutti gli altri servizi presenti sul territorio predestinato dovranno essere completamente defiscalizzati. Una zona franca in toto, che giova prima di tutto ai suoi abitanti.

Una volta stabilito il luogo, si potrà convocare un tavolo tecnico aperto a tutte le associazione e start up che vogliano contribuire alle progettazioni carbon free.

Data la grande disponibilità di stabilimenti ormai in disuso, se venisse scelto proprio l’ex quartiere Fiat, la trasformazione proficua di Mirafiori in nuovo polo della produzione sostenibile potrebbe così passare da utopia a progetto concreto, realtà possibile per un futuro più respirabile.

Manuela Marascio

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