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Attualità | 30 gennaio 2018, 14:00

Passa in consiglio regionale la legge per il contrasto a bullismo e cyberbullismo

Primo firmatario Domenico Rossi (Pd). Contraria la consigliera della Lega Gianna Gancia: "Servono anche pene severe e nessun tipo di sconto"

Passa in consiglio regionale la legge per il contrasto a bullismo e cyberbullismo

Passa con 43 voti favorevoli la legge regionale per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo.

"Una norma", ha commentato il consigliere regionale del Pd primo firmatario dell'atto Domenico Rossi, "per sostenere le vittime e le figure adulte di riferimento, che hanno bisogno di nuovi strumenti per affrontare un fenomeno in crescita". Un ragazzo su dieci in Italia, secondo l'indagine di Generazioni Connesse, è vittima di cyberbullismo. Tra questi l'11% ha tentato il suicidio e il 50% pratica autolesionismo. 

Tra le tante iniziative previste dalle legge due sono particolarmente innovative: l'istituzione del patentino regionale per l'uso della Rete e dei social network e di centri specializzati di cura per i disturbi da episodi di bullismo e cyberbullismo. Con il primo la Regione Piemonte sarà la prima in Italia a dotarsi di uno standard formativo per tutti i ragazzi e ragazze che frequentano le scuole piemontesi. I centri specializzati dovranno individuare dei percorsi di sostegno e cura specifici, attraverso equipe multidisciplinari.

Una legge necessaria secondo l'assessore all'istruzione Gianna Pentenero: "Dal nostro punto di vista è uno strumento del quale avevamo bisogno: oggi l'intervento è ancora di natura eterogenea e poco coordinata. Abbiamo bisogno di poter determinare un'attività uniforme".  

A non votare l'atto la consigliera regionale della Lega Nord Gianna Gancia, che ha commentato:"Una legge regionale per contrastare il cyberbullismo è necessaria, ma essa, da sola, non riuscirà nel suo intento se non verranno applicate pene severe senza alcun tipo sconto".

Questo, invece, il commento di Francesca Frediani del M5S: "Promozione dell’educazione civica digitale e commemorazione delle vittime in Consiglio: sono gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle e approvati  in sede di discussione della legge regionale sul contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Emendamenti importanti, che sottolineano l'importanza della prevenzione, con azioni mirate a promuovere l'utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, e istituiscono un momento di riflessione in sede istituzionale, ogni anno in prossimità della giornata nazionale del 4 febbraio".


"La legge  è stata approvata in modo unanime anche grazie al supporto del M5S che, dopo aver manifestato perplessità iniziali, ha affrontato il percorso di dibattito e stesura in modo responsabile e soprattutto collaborativo, anche accogliendo le istanze presentate dai ragazzi durante la giornata in aula a loro dedicata. Tuttavia alcuni dubbi permangono. Il timore è che il testo approvato, nei fatti, non possa  aggiungere alcun sostanziale plus valore a quanto già definito dalla norma nazionale. Anzi, è possibile che la sovrapposizione possa appesantire inutilmente la normativa già vigente sul tema, creando confusione sulle competenze e sull’applicazione. Mentre tutto il Movimento 5 Stelle crede fermamente nella semplificazione normativa".


"Inoltre, permane un secondo timore rispetto alla disponibilità economica. Il grosso rischio è quello di emanare l’ennesimo testo ricco di buoni propositi, condivisi e trasversali, ma di difficile attuazione a causa di risorse inadeguate".

Cinzia Gatti

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