L'ultimo singolo dei Pearl Jam è uscito poche ore fa. In digitale, sui canali ipermoderni del web come Spotify e simili.
Un pianeta di un universo lontano anni luce, rispetto a quello che vuole esplorare e raccontare - dal 22 marzo al 22 aprile - "Un mausoleo a 33 giri", una mostra dedicata al mondo della musica su vinile a cura di Renzo Sicco e allestita da Paolo Sicco e Angelo Prestini, con la matrice ormai consolidata di Assemblea teatro e il supporto della Compagnia di San Paolo. Il tutto, nella cornice meravigliosa del Mausoleo della Bela Rosin, in strada Castello di Mirafiori.
"Quello del mausoleo è un presidio prezioso per la nostra città - spiega Francesca Leon, assessore comunale alla Cultura - ed è bello che si continui ad animarlo e a farlo vivere alla gente". "Bisogna sempre puntare sulla cultura - aggiunge la presidente della Circoscrizione 2, Luisa Bernardini - perché permette di fare comunità, anche in un luogo di periferia. E il mausoleo, con Assemblea teatro e con l'aiuto del Comune e delle biblioteche, sta assumendo una sua fisionomia precisa, preziosa per costruire eventi anche in futuro".
La mostra coincide con la riapertura del Mausoleo dopo alcune settimane di lavori di adeguamento. E propone ben 500 copertine di quelli che una volta si chiamavano LP. Il papà del cd e ormai trisavolo di tutto ciò che si muove e si ascolta in mp3 e in digitale. "L'idea nasce soprattutto dalla forma del mausoleo, che ricorda il piatto di un giradischi - spiega Renzo Sicco, direttore artistico di Assemblea Teatro - e incarna un amore verso la città".
"Il tutto mettendo a disposizione una collezione privata, la mia, che abbiamo ritenuto significativa nel racconto della storia della musica, da Woodstock al primo concerto dopo la riapertura del Bataclan. E poi entra prepotente l'arte, come dimostra Andy Warhol, ma anche il "salvadanaio" del Banco del mutuo soccorso. Tutti segnali e percorsi all'interno di 50 anni di storia della musica e non solo".
Proposte per tutti i gusti, per il rock definito classico ed entrato nella mitologia. Ma accanto a un pubblico "contemporaneo" si punta ad avvicinare anche le nuove generazioni, che di certe canzoni hanno sentito parlare solo nei racconti di mamma e papà. "Il vinile non è un oggetto comodo - dice Maurizio Blatto, giornalista e scrittore - ma proprio per quello è affascinante. Chiede disponibilità e attenzione. E non è detto che, pur essendo un mercato ormai di nicchia, il vinile sia in declino. Anzi: sta recuperando i suoi spazi". E tramite le copertine, oltre alla descrizione del disco che contengono, si arriverà al racconto delle storie di quei tempi, di personaggi, di mode e tutto ciò che ha scandito un'epoca.
Ma dietro la mostra si muove anche un movimento di "salvezza": 11 incontri che saliranno su altrettante zattere, durante i quali saranno "selezionati" 6 dischi, da raccontare (e che il pubblico potrà votare). Di questi, 33 saranno salvati in un'ipotetica arca di Noè della musica migliore, fondamentale e indimenticabile. Gli appuntamenti, sempre presso il Mausoleo, andranno avanti fino alla "finale" del 14 luglio.