Mentre è ancora in corso l'incontro tra sindacati e azienda sul futuro di Embraco, presso l'Unione Industriale di Torino, trapela che, nel corso del confronto, è emerso come dai 9 progetti validi ne siano stati selezionati 2.
Ancora mistero intorno alle identità dei gruppi che potrebbero investire sul futuro del sito di Riva di Chieri, anche perché in questo momento sono in atto le valutazioni legate alla fase di "due diligence" dei conti.
Come emerso nelle ultime settimane, al momento sarebbero due i progetti in fase più avanzata, che restano riservati proprio per la concomitanza con i processi di valutazione finanziaria e di fattibilità industriale: quello di un’azienda italiana che opera nel settore del bianco, che sarebbe in grado di ricollocare circa 40 lavoratori, e quello di una cordata di imprenditori stranieri e italiani che, nell’arco di 18-24 mesi, potrebbe rioccupare circa 350 addetti. Considerando le circa 60 uscite volontarie già avvenute e quelle che potranno aggiungersi nei prossimi mesi in base al piano di incentivi, i due progetti potrebbero avere il potenziale per ricollocare tutti i lavoratori attualmente in forza al sito torinese. Dalla prossima settimana in azienda inizieranno incontri con gruppi di lavoratori per prepararli al cambiamento che si prospetta nei prossimi mesi.
In attesa di maggiore chiarezza, l'appuntamento inevitabilmente va al 15 maggio a Roma, in occasione dell'incontro al ministero. Nella speranza non ci siano nuovi rinvii.
"Siamo in una fase stringente - hanno commentato Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Embraco per la Uilm - auspichiamo che il 15 maggio si metta la parola fine a questa vicenda e che ai lavoratori vengano riconosciute le giuste aspettative. La Uilm non abbasserà la guardia, perché abbiamo il dovere di accompagnare in tutto il percorso i lavoratori della Embraco, che insieme a noi si sono adoperati per salvare la loro azienda e i posti di lavoro. Auspichiamo che l’unità di intenti dia buoni risultati e siamo più fiduciosi che la vicenda si concluda positivamente".
"Oggi ci saremmo aspettati la presenza degli acquirenti industriali - hanno poi aggiunto Lino La Mendola, della segreteria Fiom Torino, e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per la Fiom - proprio per approfondire gli impegni che si sono assunti rispetto sia ai progetti, sia al mantenimento dell’occupazione, con le condizioni acquisite dai lavoratori. Abbiamo appreso con rammarico di una loro indisponibilità odierna, in ogni caso per il 15 maggio presso il Mise ci aspettiamo che finalmente questi soggetti si manifestino fisicamente e che si diano risposte concrete a tutti i lavoratori".