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Attualità | 14 maggio 2018, 15:22

La Lega del Filo d'Oro ha presentato il laboratorio sulle favole tattili

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sui percorsi riabilitativi dei bambini sordociechi

La Lega del Filo d'Oro ha presentato il laboratorio sulle favole tattili

Ci sono bambini che non dormono senza ascoltare la favola della buonanotte. E ci sono anche dei bambini che invece le favole devono toccarle con mano: toccare il pelo del lupo di Cappuccetto Rosso o odorare e assaggiare la casetta di marzapane di Hansel e Gretel...

Non sono bambini esigenti, sono solo bambini con una storia speciale che non vedono, non sentono e non parlano.. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, disturbo nello sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento.

Questo il tema al centro del laboratorio della Lega del Filo d’Oro presentato al Salone del Libro per sensibilizzare e far conoscere all’opinione pubblica e ai numerosi bambini e ragazzi delle scuola presenti al Salone il mondo delle favole tattili, uno dei modi che l’Associazione utilizza nei percorsi riabilitativi dei bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali per farli uscire dall’isolamento.

Attraverso la partecipazione al Salone del Libro, vogliamo far conoscere a sempre più persone la nostra attività quotidiana per la cura, la riabilitazione e l’assistenza dei bambini sordociechi” - dichiara Rossano Bartoli Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro. – Le favole tattili sono utilizzate all’equipe multidisciplinare della Lega del Filo d’Oro per stimolare la comunicazione tramite gli oggetti. Questo si inserisce in un percorso riabilitativo personalizzato volto a restituire alle persone e ai bambini sordociechi una maggiore autonomia e renderli così partecipi della loro vita”.

Secondo un recente Studio condotto dall’ISTAT oggi in Italia le persone sordocieche sono circa 189 mila (pari allo 0,3% della popolazione italiana). Tra questi sono numerosi i bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, disturbo nello sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento.

c.s.

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