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Viabilità e trasporti | 04 luglio 2018, 17:35

Torino-Lione, i sindaci di Bardonecchia e Oulx temono l'isolamento e scrivono a Toninelli

Chiedono di "rivedere la localizzazione della stazione internazionale a Susa. poiché il progetto attuale non consente l’interscambio diretto con la Linea Storica Ferroviaria e quindi con i treni regionali esistenti"

Torino-Lione, i sindaci di Bardonecchia e Oulx temono l'isolamento e scrivono a Toninelli

Scongiurare il rischio che la Torino-Lione isoli l'alta val di Susa, perché "nel progetto attuale non c’è funzionalità rispetto ai fabbisogni" del territorio. È questa la motivazione che ha spinto i sindaci di Bardonecchia e Oulx Francesco Avato e Paolo De Marchis a scrivere al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e al Commissario straordinario della Torino-Lione Paolo Foietta.

Attualmente, come si legge nella missiva, "i treni a tratta regionale, transfrontaliera e internazionale rispondono ai bisogni dei pendolari con Torino, agli studenti giornalieri provenienti a Oulx da tutta la valle, ai turisti provenienti da parte italiana e francese". A questo si aggiungono inoltre i bus di collegamento con le località turistiche invernali della Via Lattea e dei comprensori francesi di Monginevro e di Serre Chevalier, mentre Bardonecchia risulta direttamente raggiungibile con il treno.

La settimana scorsa i sindaci italiani e francesi transfrontalieri hanno partecipato a una riunione dalla Conferenza della Alte Valli nel quale è stato illustrato lo studio dell’articolazione per i trasporti del territorio Valsusa, con riferimento alla futura Tav e all'attuale linea storica ferroviaria Torino-Modane.

Il timore dei sindaci, alla luce della situazione prospettata da Telt, è che la Torino-Lione, così come è concepita ora, non permetta una comunicazione sufficiente con l'alta Valle di Susa, con il rischio di isolamento.

I primi cittadini chiedono di "rivedere la localizzazione della stazione internazionale a Susa. L’attuale progetto non consente l’interscambio diretto con la Linea Storica Ferroviaria e quindi con i treni regionali esistenti e i possibili treni 'turistici della montagna'. L'auspicio è che venga utilizzata una stazione già esistente, come quella di Bussoleno, o abolito totalmente il "progetto di stazione internazionale consentendo inoltre una rilevante riduzione di costi".

Avato e De Marchis chiedono inoltre che venga realizzato un efficace servizio di collegamento della valle con l’aeroporto di Caselle, così come "stipulare accordi tra i gestori ferroviari delle tratte italiana e francese al fine di permettere bigliettamento e movimenti ferroviari per passeggeri da tutti i potenziali punti di partenza a tutte le possibili stazioni di arrivo sulla tratta Milano-Parigi".

Cinzia Gatti

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