"Il 'piano aria' deliberato dalla giunta regionale richiede che i vari comuni realizzino interventi di limitazioni al traffico per evitare le sanzioni legate agli sforamenti dei limiti di concentrazione di inquinanti, ma noi vogliamo realizzare un nuovo modello di Ztl e non la semplice estensione oraria dell'esistente, per evitare difficoltà all'economia del centro." A dirlo è l'assessore comunale ai trasporti Maria Lapietra, durante la presentazione di due studi per rinnovare la mobilità di Torino.
Il primo, elaborato dal CSI, prevede la realizzazione di una piattaforma unica per la gestione dei permessi di sosta e di accesso nella Ztl. Nel biennio 2016-2017 cittadini, enti e associazioni hanno presentato 190 mila pratiche (100 mila a priori e 90 mila a posteriori), di cui circa 181 mila da Gtt, mentre 9 mila presso l'ufficio permessi del Comune di Torino.
L'unificazione secondo CSI presenterebbe diversi vantaggi, dalla riduzione della carta e alla semplificazione dei controlli, che verrebbero effettuati in fase di richiesta tramite targa, eliminando il contrassegno. Il secondo studio, elaborato da 5T, è propedeutico all'elaborazione della futura Ztl che, come ha sottolineato Maria Lapietra, "dovrà essere un nuovo modello, non quella attuale prolungata".
Entro fine luglio verranno quindi presentati i risultati, ottenuti analizzando i dati delle telecamere, dei parcheggi e le cellule telefoniche.