“Il fenomeno molto forte che può avvenire, componendo canzoni, è quello di leggere una poesia o una semplice frase di una canzone che amo e, in essa, scorgere un accordo, un intreccio tra il mio filo e quello di qualcun altro: facendo emergere questo legame, ne deriva un brano, che permane in gestazione a lungo per poi essere rielaborato e messo al mondo”.
A parlare è il cantautore Francesco Cavecchi, protagonista, questa sera, del concerto che si terrà nel giardino di Off Topic, a partire dalle ore 21. La sua passione per la musica “nasce fin da giovanissimo – come racconta lui stesso –, grazie all’ascolto, da parte dei miei genitori, di musica molto elegante, tra cui si possono annoverare artisti quali Francesco Guccini e cantautori americani come Pete Seeger, Woody Guthrie, Eddie Vedder, Bob Dylan e Bruce Springsteen – per ammirazione del quale ho iniziato a suonare la chitarra”.
Di qui, anche la scoperta del proprio talento cantautorale. Infatti, “i miei testi – continua Cavecchi – derivano da suggestioni appartenenti a letture o ascolti reiterati, di grandi libri o monografie mirate. Subito dopo, poi, nasce la musica”.
Al contrario di quanto attua Anna Barbero, pianista torinese che ha collaborato con il cantautore nel nuovo disco, Carsico: nove tracce delicate che poggiano su armonie evocative e consolatorie, in un viaggio nei meandri del tempo e dei ricordi.
In esso “compaiono dei temi ricorrenti, declinati in maniere differenti, come quello della maternità e, in generale, della responsabilità, della difficoltà di stare al mondo, del sentirsi alieni e, in definitiva, di una riflessione profonda sul nostro posto nel mondo”, ha chiosato Cavecchi.