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Eventi | 23 agosto 2018, 07:06

Domani prende il via TOdays Festival, la rassegna che “racconta le città del mondo a Torino e Torino al mondo”

La manifestazione, in programma fino a domenica 26, si svolgerà in spazi diffusi nel quartiere di Barriera di Milano e vedrà una line up particolarmente ambiziosa

Domani prende il via TOdays Festival, la rassegna che “racconta le città del mondo a Torino e Torino al mondo”

Il calendario segna “-1” all’inizio della quarta edizione del TOdays Festival, la rassegna musicale che, da domani, venerdì 24, a domenica 26 agosto, interesserà la periferia nord di Torino, animando il quartiere di Barriera di Milano con una line up “ambiziosa e mai schiava delle mode”.

Dal primo pomeriggio a notte inoltrata, infatti, si potranno scoprire “musiche nuove, strane, forti, non necessariamente rassicuranti, ma che fanno bene, sulla base delle quali si urla fino a perdere la voce, si salta e si balla come mai prima, e ci si risveglia felici, non perché ne valga la pena, ma perché ne vale la gioia”, come afferma il direttore artistico Gianluca Gozzi.

I luoghi coinvolti, dove l’eterogeneo pubblico potrà lasciarsi suggestionare dalla musica e dai momenti dedicati all’approfondimento di argomenti connessi al mondo dei suoni e alle sue diramazioni grazie ai ToLab, saranno: lo sPAZIO211, l’ex fabbrica Incet, il parco verde Aurelio Peccei, il Plartwo, la Galleria d’Arte Gagliardi e Domke e gli ARCA Studios.

Ad alternarsi sul palco ci saranno, invece:

  • Venerdì 24: Indianizer; Bud Spencer Blues Explosion; King Gizzard and The Lizard Wizard; The War On Drugs; Philip Jeck; Fabio Perletta; Coma Cose; Mount Kimbie; Lena Willikens; Falty DL;
  • Sabato 25: Daniele Celona; Colapesce; Echo & The Bunnymen; Mogwai (che sostituiscono, all’ultimo, i My Bloody Valentine); Simon Scott; Giuseppe Ielasi; Mouse On Mars; Cosmo; Acid Arab; Red Axes;
  • Domenica 26: Miss Keta; Generic Animal; Maria Antonietta; Ariel Pink; Editors.

Anche quest’anno, dunque, TOdays “racconta le città del mondo a Torino e Torino, a sua volta, al mondo intero, rendendo centrali quelle musiche di confine e quei luoghi di periferia dove incontrarsi e dove incontrare, dove trovare romantiche memorie e contemporanee suggestioni, scambiare esperienze in momenti di formazione, scoprire produzioni originali ed eventi esclusivi, divenendo cassa di risonanza dei linguaggi della musica e delle sue diverse contaminazioni con le altre forme dell’arte”, chiosa Gozzi.

Roberta Scalise

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