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Eventi | 11 settembre 2018, 14:32

"Preferisco di no": i reading di Torino Spiritualità

"Preferisco di no": i reading di Torino Spiritualità

I “no” docili e pigri, i “no” che sfidano le consuetudini urlati a gran voce, ma anche i “no” indolenti o coraggiosi, sono i protagonisti degli spettacoli in programma a Torino SpiritualitàPreferisco di no” (26-30 settembre 2018), edizione numero XIV dedicata al rifiuto che nasce da uno scrupolo interiore, pronunciato in modo gentile ma irriducibile per proteggere la propria umanità e quella degli altri.

I “no” a salire sul palcoscenico del festival sono quelli dei grandi, indimenticabili, personaggi della storia letteratura, capaci di saltar fuori dalla pagina, aggraziati o graffianti ma sempre seduttivi, che con i loro rifiuti hanno ispirato generazioni di lettori. Ma non solo. Perché in scena a Torino Spiritualità, le storie di finzione si intrecciano alle biografie, quelle delle donne e degli uomini colti nel momento in cui imprimono alla loro vita una svolta che cambierà il corso della Storia.

Poiché l’essere umano non è solo ciò che fa, ma anche cosa sceglie di non fare, il primo dei protagonisti è Henry Chinaski, alter ego di Charles Bukowski, personaggio senza paura, sdegnoso delle regole che imprigionano la società e la classe media, cinico e indurito ma insieme vulnerabile e tremendamente sensibile, per la prima volta interpretato dal cinque volte Premio Ubu Massimo Popolizio, attore tra i più stimati della scena teatrale e cinematografica, memorabile in Sono tornato (2018), La grande bellezza (2016), Era d’estate (2016). È lui a dare voce a Post Office, romanzo che inaugurò il culto di Bukowski in Europa, accompagnato dalle atmosfere jazz del celebre sassofonista argentino Javier Girotto, giovedì 27 settembre, ore 21 al Teatro Carignano.

«Cominciò per sbaglio». Iniziano così, per un madornale errore di valutazione, undici anni «sparati nelle tempie»: stagioni su stagioni di turni snervanti alle Poste degli Stati Uniti d’America, a girare in lungo e in largo per la periferia di Los Angeles con una borsa di cuoio in spalla. Perennemente in ritardo, vessato dal capufficio e insofferente ai regolamenti, Henry Chinaski, ironico e malconcio, si salverà dall’inabissamento scoprendosi capace di una visionaria anarchia.

La riduzione letteraria è di Giuseppe Culicchia, la produzione di Circolo dei Lettori.

c.s.

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