Taglio del nastro questa mattina allo stand della Camera di commercio di Torino, alla presenza di Maestri del Gusto, produttori, consorzi, associazioni di categoria e professionisti del food torinese. Un momento di avvio che è stato anche l’occasione per presentare in anteprima il nuovo brand Torino Capitale del Gusto e per fare il punto sugli incontri d’affari previsti nell’area business to business.
“Qui nel nostro stand si apre il sipario sul gusto torinese, grazie alla presenza di numerose aziende eccellenti, impegnate a rappresentare il meglio delle loro produzioni. Accanto a noi, inoltre, la Piazza dei Maestri, che da oggi darà la possibilità di compiere in pochi passi un viaggio completo nell’enogastronomia locale – ha illustrato il Presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte. – E nell’area business to business sono partiti anche i primi incontri di affari, con la presenza di aziende tecnologiche, buyer esteri e agenti di commercio, provenienti da oltre 20 paesi: tra agricoltura verticale e nuovi packaging ecologici, l’innovazione è già di casa nel settore food. Infine oggi presentiamo anche il nuovo logo Torino Capitale del Gusto, da noi finanziato per rinforzare l’immagine turistica della città”.
La giornata di oggi, inoltre, è dedicata all’interscambio di tecnologie, tra aziende, ricercatori, università, reclutate dalla Camera di commercio di Torino nell’ambito delle attività dell’EEN, Enterprise Europe Network, la più grande rete al mondo di supporto alle pmi, istituita dalla Commissione Europea per sostenere l’innovazione, presente in 66 paesi con oltre 600 punti di contatto (di cui 55 in Italia e uno presso la Camera di commercio torinese).
Agricoltura verticale per città più sostenibili, imballaggi ecologici di tessuto al posto della plastica, piattaforme on line per gruppi di acquisto, aperitivi a domicilio con i migliori vini italiani, soluzioni digitali e internet of things applicate al settore food, vetrine virtuali on line per la vendita all’estero di prodotti italiani eccellenti, nuove proposte di cibi salutari ed ecologici: l’innovazione entra a buon diritto in uno dei settori più tradizionali dell’economia italiana, con soluzioni alla portata anche delle pmi. Al momento risultano iscritti già più di 400 partecipanti, tra cui grandi aziende italiane del food, centri di ricerca internazionali e università, per un totale di circa 500 meeting previsti.
Domani invece gli espositori della fiera potranno incontrare una trentina di buyer internazionali, individuati e invitati a Torino dalla Camera di commercio, e una decina di agenti di commercio del comparto food, selezionati da APARC Usarci. I buyer, provenienti da 14 paesi europei ed extraeuropei (tra cui Canada, Israele, Singapore ecc.) sono stati selezionati con il supporto degli uffici ICE e delle Camere di commercio italiane all’estero, e includono importatori e distributori specializzati in prodotti italiani o comunque prodotti gourmet, grandi centri commerciali per clientela di alto livello, specialisti operanti in delicatessen/boutique store.
Ci sarà ad esempio l’azienda finlandese che vuole realizzare un kit per produrre autonomamente il gelato italiano, la piattaforma tedesca per la vendita di prodotti Made in Italy, la trattoria di Singapore che oggi è diventata un centro import-export internazionale e cerca nuovi fornitori, e così via. Al momento ai btob commerciali risultano iscritti 190 partecipanti tra aziende espositrici e buyer esteri, per un totale di circa 300 meeting previsti.
Nel complesso quindi tra btob tecnologici e btob commerciali si prevedono quasi 600 partecipanti, provenienti da 20 paesi tra cui Perù, Singapore, Thailandia, Usa, e un totale stimato di 800 incontri.
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