"Confermiamo che non ci sarà bisogno di licenziamenti: ci sono misure alternative e benefici economici che consentono di mantenere questo impegno." A dirlo è l'AD di Gtt Giovanni Foti, che così conferma l'annuncio del ritiro dei 260 esuberi fatto l'ultimo giorno di mandato dal predecessore Walter Ceresa. Oggi il Cda dell'azienda torinese di trasporti è stato ascoltato a Palazzo Civico, per fare un primo bilancio ad un mese dall'insediamento.
"Abbiamo un percorso importante - ha spiegato Foti - definito dal piano industriale: la crisi è stata superata ma la tranquillità non è definitiva." "I primi 9 mesi- ha aggiunto il Presidente Paolo Golzio- hanno confermato la bontà del piano, che come tutti i piani richiede un aggiornamento continuo."
Se in questa fase il nuovo Consiglio d'Amministrazione si è concentrato sul risanamento, "la nostra ambizione - ha proseguito Golzio - è di guardare oltre perché Gtt possa tornare ad essere un esempio a livello nazionale".
L'obiettivo del nuovo consiglio è quello di "mettere in sicurezza l'azienda: da un lato vogliamo darle quella continuità attesa, dall'altro tranquilizzare tutto il personale". Foti ha poi aggiunto che Gtt ha ancora delle sofferenze :"dovute alle difficoltà economiche che hanno costretto l'azienda, per mesi, a diminuire la capacità operativa soprattutto per quanto riguarda la manutenzione."
"Dal punto di vista occupazionale - ha continuato l'AD - abbiamo avuto una diminuzione del personale, ma anche delle professionalità: noi abbiamo la necessità di garantire il mantenimento della competenza e di costruire un processo di ringiovanimento". Sul bando di acquisto dei nuovi bus Foti ha evidenziato come sia "in corso la procedura."
In commissione è intervenuta anche l'assessore Maria Lapietra che, rispondendo a una domanda sulla revisione della rete, ha spiegato che "pensiamo ad una linea di forza di superficie che segua, anche nelle fermate, quella della futura linea metro 2 alla luce dei dati sulle reali esigenze di trasporto".