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Attualità | 13 ottobre 2018, 07:25

Torino dichiara guerra ai "bangla" insieme a Salvini

Obiettivo: limitare l'orario dei negozi etnici. "Intorno a questi minimarket - evidenzia Andrea Russi - complice l’alcol a basso costo, si sviluppano fenomeni di risse, spaccio, con contesti di scarsa sicurezza"

Torino dichiara guerra ai "bangla" insieme a Salvini

Torino anticipa il governo giallo-verde sulla stretta ai minimarket, i cosiddetti "bangla". Giovedì il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha annunciato che nel suo decreto sicurezza è previsto un emendamento che fissa "la chiusura entro le 21 dei negozi etnici".

Una proposta anticipata dal M5S di Torino, che prima dell'annuncio del leader della Lega aveva depositato un ordine del giorno per "limitare l'orario di apertura dei minimarket che vendono alcolici in quelle aree della Città di Torino ove la loro presenza possa causare problemi di ordine pubblico", come spiega il primo firmatario Andrea Russi. 

Il consigliere pentastellato spiega come da mesi stia lavorando sul tema insieme all’assessore al Commercio Alberto Sacco. "Intorno a questi minimarket, - evidenzia Russi - complice anche l’alcol a basso costo, si sviluppano spesso fenomeni di risse, spaccio, schiamazzi, latrine a cielo aperto e, in generale, contesti di scarsa sicurezza".

"Le precedenti misure - continua il grillino - prevedevano di intervenire esclusivamente in funzione dell’alto numero di avventori che frequentavano determinate zone della Città". La proposta della maggioranza di Torino è di "intervenire anche a prescindere da questa discriminante, ove si presentino problemi di ordine pubblico, a tutela della sicurezza e del benessere di Torino e dei torinesi".

Una posizione condivisa anche dal sindaco Chiara Appendino, che specifica di essersi confrontata nei mesi scorsi su questo tema con il Ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Cinzia Gatti

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