"Con l'approvazione dell'ordine del giorno con il quale si vorrebbe sospendere la realizzazione della Tav sulla tratta ferroviaria Torino-Lione, il Consiglio Comunale del capoluogo piemontese si è di fatto posto contro una legge dello Stato, la 1/2017, con la quale il Parlamento ha ratificato l'accordo tra Italia e Francia per l'avvio dell'opera". Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Daniela Ruffino.
"E' assurdo vedere - aggiunge - che rappresentanti dello stesso movimento che da anni invoca, nelle piazze quanto nelle aule parlamentari, il rispetto della legge al grido 'onestà', gestiscano il potere con l'arroganza propria di chi amministra la cosa pubblica in modo becero e irrispettoso delle norme. I grillini facciano i conti con le promesse inattuabili che hanno fatto in campagna elettorale e valutino se fare dei passi indietro. Di certo non sono al di sopra delle leggi".
"Il Consigliere del M5S Marco Chessa, volendo mettere Torino al primo posto e pensando alle opportunità perse dalla città mette di fatto in discussione la strategia di governo della Città di Torino a guida Appendino. Il Consigliere di Maggioranza ha dimostrato in passato onesta’ politica sul tema delle Olimpiadi 2026; trovi ora il coraggio di prendere le distanze da chi provoca questa debacle", sostiene Osvaldo Napoli (FI).
“Si invitano il Sindaco, Il Presidente, la Giunta, il Consiglio Comunale e Circoscrizionale, a intraprendere, sulla base delle loro competenze, tutte le azioni siano esse di atti amministrativi, di informazione o legali perché una ipotesi di “revoca del Progetto To-Lione” non trovi fondamento, ma anzi i lavori e le procedure di gara in corso riprendano al più presto” questo è quanto gli amministratori locali di Forza Italia chiederanno tramite una mozione in tutte le Circoscrizioni di Torino ed in tutti i Comuni del Piemonte.
“Aver approvato un ordine del giorno in cui si dichiara che la città di Torino è No Tav” – aggiunge Davide Balena coordinatore FI del capoluogo piemontese“è stato l’ennesimo schiaffo ad una comunità che dopo il danno delle olimpiadi riceve la beffa di una decisione che la stragrande maggioranza dei torinesi non condivide, un ulteriore segnale di contrasto a questa posizione di parte che credo sia giusto arrivi anche dai nostri quartieri”.
“Tutti i territori della città metropolitana di Torino, compresa la Val Susa, sono assolutamente a favore delle grandi infrastrutture e della Tav - afferma l’On Carlo Giacometto responsabile provinciale di Forza Italia– vogliamo dimostrarlo chiedendo al territorio di prendere una posizione chiara e netta al fine di contribuire a fermare i teorici del blocco delle opere ed i fautori dell’isolamento del Piemonte dal resto dell’Europa, in nome di una decrescita felice che per noi è, oltre che infelice, sempre più inquietante”
“Grave ed assurda la posizione del Ministro Toninelli – aggiunge l’On Roberto Rosso– che continua a parlare di una analisi costi e benefici sui cui principi e regole nulla si sa, alla faccia delle più elementari regole che disciplinano un confronto democratico e con la conseguenza di condannare il Paese ad una recessione dalla quale non si tornerebbe più indietro”.
“E’ importante che tutti i Sindaci piemontesi scendano in campo per sbugiardare chi afferma di agire nell’interesse della maggioranza degli italiani“ - conclude l’OnPaolo Zangrillo- far approvare questo ordine del giorno in tutti i nostri enti locali è solo un prima passo simbolico per poter difendere il diritto dei nostri territori di non veder gettato al vento il proprio futuro in nome di una posizione ideologica cieca e figlia dell’ignoranza“.
“Voglio ricordare al Ministro Danilo Toninelli e soprattutto al sindaco di Torino Chiara Appendino, che ha appena dichiarato come ‘partire dai dati sia questione di buon senso’, che le analisi sui costi benefici relativi alla Tav ci sono già e purtroppo per loro sono favorevoli alla realizzazione dell’opera. E sono certificati da enti terzi imparziali, e non da commissioni ministeriali create ad hoc per falsificare le cifre e screditare l’Alta Velocità": è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd.
"La Torino-Lione avrà infatti un impatto totale da 9 miliardi di euro e 52.000 assunzioni nei prossimi 11 anni sul sistema paese. Le proiezioni sulla realizzazione dell’opera parlano infatti di un valore aggiunto totale di 10,6 miliardi: 3,6 in termini diretti (cantiere), 3,7 in modo indiretto (imprese e fornitori che vengono attivati), 3,2 indotti (redditi, occupazione, fatturato). Non solo 52.000 assunzioni: sugli 11 anni saranno necessari 125.000 lavoratori a tempo pieno di cui il 73 per cento in settori diversi dalle costruzioni (agricoltura, industria, commercio, trasporti, turismo, servizi alle imprese, servizi). La spesa di investimento effettivamente sostenuta dall’Italia tra il 2020 e il 2027 si somma ai circa 350 milioni di euro l’anno e genererà, in termini diretti, indiretti e indotti, un aumento del Pil nazionale annuo pari a 1,3 miliardi”.
"Con la approvazione della delibera del comune di Torino che ha detto no alla realizzazione della linea Alta velocità Torino Lione, la maggioranza 5Stelle torinese ha decretato l'esclusione di Torino da ogni circuito trasportistico internazionale. Si va a creare un vulnus enorme che, voglio sperare, il governo almeno nella parte che ancora ragiona, dovrà immediatamente correggere. Una maggioranza torinese che dopo le Olimpiadi ora dice no anche allo sviluppo trasportistico. Ed hanno preso questa decisione senza ascoltare le associazioni di categoria che sono tutte assolutamente favorevoli all'opera.
Hanno preso questa decisione a colpi di maggioranza. Una maggioranza che oggi a Torino non hanno piu'". Lo afferma la deputata piemontese di Fratelli d'Italia Monica Ciaburro.