/ Sanità

Sanità | 27 novembre 2018, 11:55

Disponibili 7,5 milioni di utile per nuove apparecchiature sanitarie negli ospedali della provincia di Torino

Grazie all'approvazione del Bilancio consuntivo 2017 dell’ASL TO3, nuove migliorie in vista anche per Rivoli

Disponibili 7,5 milioni di utile per nuove apparecchiature sanitarie negli ospedali della provincia di Torino

La Regione Piemonte ha appena approvato il Bilancio consuntivo 2017 dell’ASL TO3; e quella che può apparire una normale formalità contabile ha invece un ben diverso significato per la nostra ASL e nel progressivo miglioramento del servizio reso ai propri cittadini.

 Infatti, con l’approvazione del documento, viene riconosciuto che l’Azienda è riuscita a maturare un utile netto di 7,5 milioni di euro, circostanza che sbloccherà, per il secondo anno consecutivo, altrettanti preziosissimi investimenti in apparecchiature ed attività sanitarie negli ospedali e più in generale nei servizi sanitari (anche territoriali) dell’Azienda.

Con l’utile già investito nel 2017, nel biennio si sono resi disponibili per nuove attrezzature quasi 15 milioni di euro, una somma che non ha precedenti nel decennio trascorso e vede l’ASL TO3, come la più virtuosa nell’intero sistema sanitario regionale.

Ma mettere insieme un utile da 7,5 milioni di euro come si conferma nell’ultimo anno, non è oggettivamente un’operazione di poco conto, specie considerata l’assoluta necessità espressa in ogni sede da parte del Direttore Generale Dr. Flavio Boraso, di non voler pregiudicare minimamente l’erogazione dei servizi sanitari; ed infatti l’utile di esercizio deriva dalle azioni svolte in settori diversi da quelli dell’erogazione di servizi sanitari ai cittadini, per il raggiungimento di due grandi obiettivi:

1)        Un piano di efficientamento di molteplici fattori produttivi che ha consentito risparmi per oltre 6 milioni di euro; riguarda ad esempio 600 mila euro di risparmi nella telefonia (cambiato fra l’altro il soggetto gestore) e nelle bollette energetiche, grazie ai sistemi Led ed alla cogenerazione presso l’ex Cottolengo, 120 mila euro risparmiati da minori affitti dovuti alla razionalizzazione delle sedi aziendali, 500 mila dovuti alla rinegoziazione di contratti, altri 300 mila per risparmi in beni non sanitari, dai supporti meccanografici ai combustibili, alla cancelleria, ecc.

2)        Interventi di sistema che hanno comportato altri risparmi per 2,5 milioni di euro, dovuti essenzialmente all’appropriatezza prescrittiva, con maggiore diffusione di farmaci generici nelle prescrizioni del Medici di famiglia e degli specialisti ASL, alla modifica e centralizzazione dei sistemi di acquisto dei farmaci, compresi quelli forniti a domicilio, ed alla razionalizzazione delle forniture a pari servizio ai cittadini in ambito di assistenza protesica.

                 Viceversa nessuna economia è stata registrata rispetto a quanto previsto per la spesa del personale dipendente e convenzionato.

                 Al riguardo non si potrà mettere in dubbio il fatto che 7,5 milioni di risparmi derivino dalle limature nell’erogazione di servizi sanitari: lo confermano altresì i dati forniti dal controllo di gestione aziendale; basta analizzare i valori della produzione 2017 cumulativi di tutti i ricoveri e le prestazioni sanitarie e specialistiche svolte in ambito sia ospedaliero sia territoriale per accertare che tale produzione è stata incrementata di 1,7 milioni di euro pari all’1,3 % rispetto all’anno precedente.

La possibilità per l’Azienda di destinare ad investimenti in apparecchiature ed altre necessità urgenti l’intero utile prodotto nel 2017 (la Regione vincola tali somme ad investimenti, in apparecchiature e opere edilizie) è dovuto anche al fatto che l’Azienda da ormai qualche anno non deve ripianare più alcun debito pregresso, al quale sarebbero dovuti prioritariamente venire destinati gli utili, com’era accaduto peraltro per parecchi anni nel passato, in situazioni di pesante disavanzo che precedenti Direzioni si erano trovare a gestire. A ciò si aggiunge il superamento regionale del piano di rientro, che rendendo “virtuosa” la regione Piemonte, ha liberato ulteriori risorse.

7,5 MILIONI DI NUOVE APPARECCHIATURE - Dunque approvato dalla Regione l’utile di bilancio di 7,5 milioni di euro, il passo successivo che la Direzione dell’ASLTO3 deve compiere sarà la condivisione con la Regione stessa delle specifiche destinazioni d’uso delle preziose somme risparmiate ed ora a disposizione.

                Esattamente com’era avvenuto lo scorso anno: l’allora utile di 7,3 milioni di euro si era tradotto in un piano acquisti condiviso con la Regione che nel corrente anno 2018 si sta operativamente completando.  Come accade da almeno 4 anni, si tratta di un piano acquisti che non guarda in faccia nessuno, ma tiene conto solo ed esclusivamente dell’assoluta necessità e priorità di sostituzione o dotazione di nuove apparecchiature in base alle risultanze del continuo monitoraggio del servizio di ingegneria clinica aziendale.

                Fa piacere visionare la lista delle proposte di impegno presentate in Assessorato, visto che in Azienda la percezione circa la necessità di talune sostituzioni è molto forte, ma finora non realizzabile: le nuove dotazioni, destinate a varie sedi e che rientrano nei 7,5 milioni di euro disponibili riguardano ad esempio nuovi sistemi di videochirurgia in Ginecologia e Chirurgia generale (180 mila euro), nuovi sistemi portatili per radioscopia digitale (180 mila euro), nuovi mammografi a Venaria e Collegno (350 mila euro), due nuovi ecocardiografi (100 mila euro), n. 8 nuovi ECG (25 mila euro), n. 10 cistoscopi/endoscopi (125 mila euro) nuovi sistemi di monitoraggio per la Rianimazione a Pinerolo e Rivoli (232 mila euro), nuovi arredi ed attrezzature relative (280 mila euro) container per sterilizzazioni varie sedi (305 mila euro).

E ancora, il completamento atteso da tempo del 4° piano dell’Ospedale di Rivoli (3 milioni di euro), l’adeguamento di servizi psichiatrici (300 mila euro) il completamento urgente del tetto a Giaveno (150 mila euro) e sistemazioni aree esterne di fruizione ospedaliere (250 mila euro). Ciò oltre a opere di messa a norma anticendio delle strutture (1.850 mila euro).

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium