Dopo la bocciatura da parte del Tar della della Stanza dell'Ascolto al Sant'Anna, l'assessore regionale Maurizio Marrone rilancia: "Il servizio tornerà presto più organizzato che mai". Solo la scorsa settimana il giudice ha decretato che lo spazio voluto dalla Regione Piemonte dove chiudere perché la convenzione siglata tra la Città della Salute e l'associazione Pro-vita (che la gestisce da settembre del 2024) sarebbe illegittima.
Difesa del diritto all'aborto
Una sentenza pronunciata a seguito del ricorso presentato dalla Cgil regionale insieme all’associazione “Se non ora quando? Torino” in difesa del diritto all'aborto. Questa mattina, come testimonia un post del ginecologo ed esponente dei Radicali Silvio Viale, sulla porta della stanza era stato affisso il cartello "chiuso".
Prima riunione
Uno stop che non ha fermato Marrone, che questo pomeriggio al Grattacielo ha preso parte insieme al collega alla Sanità Federico Riboldi alla prima riunione per la riscrittura della convenzione sulla Stanza dell’Ascolto. Insieme a loro il Direttore della Sanità della Regione Piemonte Antonino Sottile, il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute di Torino Thomas Schael, il Direttore Sanitario dell’Ospedale Sant’Anna Umberto Fiandra e il presidente regionale della Federazione del Movimento per la Vita (FederviPA) e del CaV Rivoli Claudio Larocca.
L’obiettivo è di predisporre un testo che recepisca appieno i contenuti indicati come obbligatori dal TAR Piemonte, per riaprire così la Stanza all’ospedale Sant’Anna.
I numeri
“I risultati di Vita Nascente crescono, si consolidano e dimostrano che le battaglie legali delle sinistre non intaccano fortunatamente il grande impegno del volontariato a sostegno della vita" commenta l’assessore regionale alla Famiglia Marrone, annunciando poi i dati del Fondo Vita Nascente 2024.
L'anno scorso sono aumentati i finanziamenti regionali all'iniziativa, passati dai 460mila euro del 2023 a 1 milione. Complessivamente sono state accolte e ricevute oltre 800 donne, avviando percorsi di accompagnamento individualizzato per 618 mamme e donne in gravidanza.
Conticelli (Pd): "Fra applicazione della 194 e negazione dei diritti delle donne"
"Mentre l'assessore Marrone sciorina numeri che secondo lui proverebbero l'attenzione per il diritto alla maternità offrendo ancora una volta l'immagine della donna indissolubilmente legata a quella di madre, al Grattacielo della Regione Piemonte si è tenuta la prima riunione per la riscrittura della convenzione sulla Stanza dell’Ascolto. Invece di ricalibrare il fondo vita nascente, dopo i rilievi del TAR, l'assessore Marrone prosegue nella commistione ideologica fra applicazione della legge 194 e negazione dei diritti delle donne nell’autodeterminazione sul proprio corpo e sulla propria salute riproduttiva . E proprio nel momento in cui la Regione annuncia lo “spezzatino” sull’ospedale Sant’Anna, dedicato alla salute femminile": lo dichiara la consigliera regionale del Pd Nadia Conticelli.
" Come può applicare la 194 con associazioni che hanno nello statuto il superamento della legge stessa ? Perché parte dei fondi non vengono ridirezionati per il lavoro delle donne e per la formazione degli adulti,che hanno subito tagli? Come possono crescere i figli le donne con un pacco di pannolini o un bonus economico una tantum? Perché con quei fondi non si finanzia la legge sulla contraccezione gratuita in modo da agire a monte della 194, come peraltro previsto dalla legge stessa?", si domanda in conclusione Conticelli.