La Giunta regionale si impegni a rimetter mano, in tempi brevi, all’assetto organizzativo della rete dei laboratori analisi dell’area ovest torinese, individuando un nuovo e diverso ospedale di riferimento (hub). È questa la prospettiva formulata dalla mozione che, dopo un proficuo confronto con il Presidente Sergio Chiamparino, l’Assessore alla Sanità Antonio Saitta, il capogruppo e il vicecapogruppo PD, Domenico Ravetti ed Elvio Ristagno, è stata depositata agli atti di Palazzo Lascaris dal Consigliere regionale Andrea Appiano (Pd), primo firmatario.
Il documento, sottoscritto da tutti i Consiglieri dei Gruppi di maggioranza presenti ieri in Aula, che si auspica trovi convergenze anche dai colleghi di opposizione, invita la Giunta a individuare, per l’area ovest, “una rete di laboratori hub e spoke autonoma rispetto alle realtà ospedaliere della città di Torino e più funzionale ad un territorio molto vasto ed eterogeneo”.
La mozione fa proprie alcune riflessioni condivise nei giorni scorsi in una serie di incontri con operatori sanitari e organizzazioni sindacali nei diversi laboratori analisi dell’area ovest.
A essere oggetto di modifica dovrà essere la delibera regionale che, nel novembre 2015, aveva individuato nel laboratorio dell’ospedale Mauriziano il centro (hub) verso cui far confluire gli esami di grande automazione e di diagnostica specialistica svolti dall’ASL TO3 (ospedali di Rivoli e Pinerolo) e dall’ospedale San Luigi di Orbassano.
La necessità, oggi, di procedere a una revisione organizzativa dell’originario progetto regionale deriva in primo luogo dai recenti cambiamenti intervenuti nella geografia sanitaria torinese, a partire dalla creazione dell’ASL unica della Città di Torino, che impongono di riconsiderare la pertinenza della collocazione del Mauriziano nel contesto di una zona estesa e caratterizzata da forte dispersione territoriale come appunto l’area ovest.
Entro questa cornice si tratta poi di valorizzare in misura adeguata i numerosi investimenti operati in questi anni per l’ammodernamento dei laboratori degli ospedali di Rivoli e Pinerolo e del San Luigi. A titolo esemplificativo, occorre ricordare che, proprio presso il San Luigi, è stata inaugurata nell’aprile scorso la nuova Palazzina dei Servizi, una struttura di oltre 2.000 metri quadrati che ospita, oltre alla farmacia ospedaliera e al magazzino, uno dei laboratori più avanzati nel panorama regionale e nazionale.
L’individuazione di un nuovo hub dell’area, maggiormente baricentrico, potrà infine garantire tempistiche più rapide di esecuzione degli esami e rendere più agevole l’organizzazione della logistica per il trasporto delle provette e la condivisione di informazioni tra i laboratori della rete.
Nell’economia complessiva di questo intervento dovrebbe rientrare anche il futuro della microbiologia e della virologia, individuando in via definitiva il relativo hub tra area ovest e città di Torino.
“Ringrazio il Presidente Chiamparino e l’Assessore Saitta per la disponibilità dimostrata nell’affrontare questa vicenda”, commenta Appiano. “La revisione del piano organizzativo della rete dei laboratori è un importante segno di attenzione per il territorio metropolitano e le sue potenzialità, una scelta che consentirà di valorizzare in maniera adeguata le professionalità e i numerosi investimenti fatti per l’ospedale San Luigi e ASL TO3. Si tratta di un passo in avanti che si inquadra bene nel percorso di riforma e sviluppo dei servizi sanitari piemontesi che abbiamo intrapreso nel corso di questa legislatura”.