Aprire il mercato della farmaceutica alla concorrenza per ottenere risparmi e nuove risorse da reinvestire nel servizio sanitario nazionale. È la strada intrapresa negli ultimi anni dalla Regione Piemonte, che ha scelto di bandire gare per la fornitura dei medicinali ad ogni nuova immissione in commercio di farmaci biosimilari ed equivalenti.
Un modello che la Regione Piemonte ha cercato di estendere, coinvolgendo nelle gare gli altri servizi sanitari regionali. Il risultato più significativo è stato conseguito nelle scorse settimane, con il bando per la fornitura di adalimumab, un farmaco biologico usato per malattie come l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e il morbo di Crohn.
La gara indetta da Scr Piemonte, a cui si sono associate anche Lazio, Sardegna, Valle d’Aosta e Veneto, ha consentito una riduzione del 65% del costo sostenuto dalle regioni e un risparmio di oltre 31 milioni di euro.
Sabato 1° dicembre dalle ore 9 alle 14, presso la Sala convegni multimediale della Regione Piemonte in corso Regina Margherita 174 a Torino, sarà l’occasione per tracciare il quadro della situazione insieme a esperti e professionisti del servizio sanitario regionale e nazionale, dell’Aifa e dell’Istituto superiore di Sanità. Sarà presente l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.