Anche quest’anno torna l’appuntamento tanto atteso del pranzo di Natale con i poveri offerto dalla Comunità di Sant’Egidio che lo scorso anno ha raccolto più di 200.000 persone in 70 paesi del mondo.
Anche a Torino questo sarà possibile con l’aiuto di tanti “amici dei poveri” nonostante il vento freddo dell’inaccoglienza e dell’esclusione che rende più difficile la vita di chi è più fragile. Ma il vero spirito del Natale con la sua fora di speranza e di pace ogni anno suscita nuove energie di bene e di gratuità che ci permettono di apparecchiare una tavola sempre più lunga e più accogliente.
Quest’anno si ripete la tradizione del pranzo nella stupenda cornice della chiesa dei Santi Martiri in via Garibaldi, in compagnia dell’Arcivescovo Cesare Nosiglia che accoglierà 600 persone, amici per strada, famiglie in difficoltà, persone sole. A questo si aggiunge la novità di quest’anno con un pranzo per circa 100 persone, immigrati, anziani, famiglie con bambini, ospitato nella palestra della scuola Silvio Pellico in C.so Dante 67.
Non è facile trovare luoghi aperti proprio in questo giorno, ma abbiamo incontrato una grande disponibilità e accoglienza sia da parte del dirigente scolastico che di tutte le realtà presenti, dai genitori, agli insegnati (qualcuno si unità ai volontari!), al personale (un grazie particolare a chi verrà ad aprirci le porte gratuitamente il giorno di Natale! Non a caso si chiama Angelo!). Anche i bambini sono stati coinvolti con attività didattiche per farli partecipi della bella opportunità. Un’altra particolarità è che i volontari che serviranno il pranzo sono tutti “nuovi europei” studenti dei corsi gratuiti di lingua e cultura italiana che la Comunità di Sant’Egidio realizza nel quartiere di San Salvario con due sedi e 150 iscritti.
Un ringraziamento poi a tutti coloro che renderanno possibile questa grande festa di popolo: chi offrirà il cibo, chi lo cucinerà, chi offrirà supporto logistico, chi servirà a tavola e anche chi “regalerà i regali”.