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Attualità | 11 gennaio 2019, 07:10

Chiusura Cap10100, spazi ridefiniti in corso Moncalieri con Casa Ambiente e Amici del Fiume

Presentata una delibera in Circoscrizione 8 per risolvere la convivenza tra tutti i soggetti mettendo in sicurezza i locali. Dubbi tra i consiglieri sulla proroga della concessione al Teatro Orfeo: "Inattendibile"

Una serata del Cap 10100

Una serata del Cap 10100

Un’estensione delle attuali concessioni ai soggetti che operano nello stabile di corso Moncalieri 18, suddividendo meglio gli spazi e dotando ciascuno di ingresso e uscita autonomi. È l’ultima proposta della Circoscrizione 8 per far fronte alla difficile convivenza tra le associazioni presenti, culminata nel 2017 con la chiusura del centro di aggregazione culturale e giovanile Cap 10100. Una soluzione ideata dopo mesi di lavoro da parte degli uffici tecnici per verificare la fattibilità della ridefinizione dei locali: al piano terra si collocherebbe il circolo Amici del Fiume, al primo il Teatro Orfeo e al secondo la Casa dell’Ambiente. “Ci ritroviamo – ha spiegato il presidente della 8 Davide Ricca presentando la delibera – con uno spazio pubblico per l’aggregazione giovanile inutilizzato, mentre l’assessorato al decentramento ci sollecita a prendere una decisione. Questa è sicuramente la proposta più avanzata”. Che arriva, tra l’altro, dopo la negazione, seguita a verifiche tecniche, dell’affidamento diretto del Cap 10100 a TPE per gestire una stagione di eventi con la collaborazione artistica del Teatro Orfeo, come avanzato la scorsa estete dall’assessorato alla cultura. “Se la delibera non venisse approvata – ha sottolineato ancora Ricca – sarebbero due gli scenari possibili: l’assessorato potrebbe procedere autonomamente nell’assegnazione degli spazi, oppure arriverebbe la revoca delle attuali concessioni a tutti i soggetti presenti”.

Un tema che divide i pareri della giunta circoscrizionale. “Verifiche tecniche passate – ha dichiarato il coordinatore al patrimonio Alberto Loi – avrebbero potuto evidenziare meglio certe criticità dell’immobile, a partire dai sistemi di sicurezza. E contrattualmente sono stati disattesi tantissimi punti, la revoca delle concessioni andava fatta prima. La ricollocazione ora è un passaggio obbligato, ma resta il dubbio se continuare il rapporto con un soggetto, il Teatro Orfeo, che negli anni è risultato inattendibile, a cominciare dal pagamento dei canoni”. “Il comitato di indirizzo nato all’epoca della concessione – ha chiarito la coordinatrice Paola Parmentola – doveva badare al programma culturale, non alle misure di sicurezza o altre questioni tecniche. Prima del 2016 non esiste alcun documento con richiesta di revoca che sia stato ignorato”.

Un’attività, quella portata avanti negli anni dal Cap 10100, che lascia perplesso anche il gruppo del Movimento 5 Stelle, autore di un’interpellanza sul tema: “Di cultura ce n’è stata ben poca – ha commentato la consigliera Sabrina Fichera – e dovremmo essere più selettivi nelle nostre scelte. Nessuno ci obbliga a far restare lì un soggetto che ha dimostrato di non meritarselo”.

Intanto, in attesa della discussione della delibera in consiglio, è in programma un sopralluogo lunedì prossimo, mentre in corso Moncalieri 80 si sta completando il trasloco di anagrafe e alcuni uffici tecnici prima collocati al civico 18. E spunta anche un altro problema: la mancanza di corrente alla Casa dell’Ambiente dallo scorso 26 novembre. “Abbiamo il quadro elettrico nei locali del Cap 10100 – ha spiegato il presidente Mario Salomone –, ma il Teatro Orfeo non ci fa accedere per riparare il guasto. Questo compromette il nostro calendario di attività, e abbiamo già dovuto annullare una serie di eventi. Il prossimo mese attendiamo anche quattro ragazzi che devono iniziare il servizio civile, e siamo pure senza riscaldamento”.  

Manuela Marascio

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