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Economia e lavoro | 11 marzo 2019, 14:32

I commercianti di via Po contro la Ztl prolungata: "Così perdiamo tutta la clientela" [VIDEO]

Oggi cominciano i primi flash-mob contro il provvedimento comunale. Il 18 marzo i cittadini si riuniranno sotto il Comune per dire no al ticket d'ingresso nel centro città

I commercianti di via Po contro la Ztl prolungata: "Così perdiamo tutta la clientela" [VIDEO]

"Tutti in piazza per difendere la nostra città, il nostro commercio, il nostro centro, i nostri negozi, i nostri diritti. Insieme a comitati, associazioni e partiti, per dare l'avviso di sfratto a questa giunta che ormai non vuole più nessuno". Agguerrito più che mai il comitato spontaneo "No Ztl" di Torino, che dalle prime orE di questa mattina invita tutti su Facebook a partecipare al primo dei flash-mob contro il prolungamento della zona a traffico limitato nel centro città. 

Un movimento che ha il suo nucleo nell'asse commerciale di via Po, dove da diversi giorni le vetrine dei negozi espongono cartelli di protesta per dichiarare apertamente il proprio "no" alla nuova fascia oraria della Ztl prevista dal Comune (fino alle 19.30) con tanto di "pedaggio" a 5 euro da pagare per l'ingresso. 

I primi due flash-mob avranno luogo stasera: uno alle 18, dentro la Galleria Umberto I angolo via della Basilica, l'altro alle 19,30 in piazza Vittorio 5, nella prima esedra.

Queste le altre date in programma: martedì 12 ore 15 in via Santa Teresa 19; mercoledì 13 ore 18 in via del Carmine angolo Corso Valdocco; giovedì 14 ore 11 in via Po 16; venerdì 15 ore 19,30 in via San Francesco angolo via Monte di Pietà.

"Ci auguriamo una cospicua partecipazione di commercianti e residenti, soprattutto per la manifestazione in piazza Palazzo di Città il 18 marzo - commenta Fulvio Griffa di Confesercenti, presidente del Coordinamento delle Vie del Centro -. "Vogliamo dimostrare all'amministrazione che non si può governare senza avere un confronto con la gente".

"L'unico incontro che abbiamo avuto in Comune - continua - risale al dicembre 2017, e ci eravamo dichiarati contrari. I cittadini sono stati ascoltati una volta in una sala che poteva accogliere solamente 80 persone, tutte contrarie anche in quell'occasione. E' evidente che manchi il confronto tra le parti. Se si approva una delibera senza interessarsi del parere dei cittadini, è difficile poi discuterne".

"Dai colloqui fatti con colleghi e abitanti - conclude - è sempre emersa la volontà di fare fronte comune e restare uniti. Ci auguriamo pertanto che questo provvedimento venga ritirato". 

Manuela Marascio

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