Contrordine, sostenitori della Torino-Lione. Si torna in piazza, ma tra 3 settimane. E' questo il messaggio che arriva dagli organizzatori (Madamin in testa) della manifestazione che domenica 17 marzo avrebbe dovuto riportare nelle strade coloro che si stanno spendendo a favore della realizzazione del Tav.
Ma dopo il semaforo verde arrivato da Telt proprio lunedì (al di là degli equilibrismi lessicali e verbali proposti dalle varie parti politiche coinvolte), la manifestazione di domenica avrebbe rischiato di perdere di significato. O quantomeno di vedere smorzato il proprio effetto "propulsivo".
Ecco perché è arrivata nel pomeriggio la decisione di spostare di qualche domenica l'appuntamento. "Vogliamo un Sì definitivo alla TAV, senza se e senza ma - dicono in una nota congiunta il Comitato Sì Torino va avanti e Osservatorio 21 -. Vogliamo essere in tanti, tantissimi e coinvolgere cittadini, sindacati, associazioni produttive, organizzazioni politiche per dire Sì alle infrastrutture, a partire dalla Tav. Vogliamo un futuro di sviluppo del Piemonte e dell’Italia. Vogliamo un Paese serio, affidabile, in Seria A su tutti i tavoli internazionali".