In attesa della convocazione del Cdm (che secondo alcune voci dovrebbe slittare alle prossima settimana) lo "sblocca cantieri" rimane all'interno dell'agenda del Governo.
Quella di venerdì, infatti, è la giornata per la quale il premier Giuseppe Conte ha convocato a Roma i rappresentanti delle Regioni per discutere proprio dei lavori attualmente fermi, ma che potrebbero partire. E ovviamente non mancherà il Piemonte, come ha confermato il governatore Sergio Chiamparino: "E' lo stesso giorno in cui, a Milano, si terranno gli Stati generali delle Infrastrutture, ma non importa: io, così come i miei colleghi Fontana e Toti, ho deciso che non parteciperò, per poter essere presente a Roma".
E se non si esclude un collegamento in video-conferenza con la capitale lombarda a vertice terminato con il premier, Chiamparino ha ben chiaro il messaggio che porterà con sé, da consegnare a Conte. "Gli dirò che il modo migliore per sbloccare i cantieri, innanzitutto, è quello di non bloccare i cantieri che già ci sono".
Una battuta, ma nemmeno troppo. Perché tra le righe emerge chiaro il riferimento sia alla Torino-Lione, che all'Asti-Cuneo. E se nel primo caso lunedì, in un modo o nell'altro, i bandi sono partiti, sul fronte dell'autostrada del basso Piemonte tutto è ancora fermo, in maniera sconfortante. "Non c'è bisogno di grandi decisioni - prosegue il governatore del Piemonte - basterebbe proseguire su quanto già impostato dall'ex ministro Delrio".
Ma senza dubbio il vertice romano sarà anche l'occasione per affrontare faccia a faccia proprio il tema Tav, visto che in questi giorni i botta e risposta tra Chiamparino e gli uffici ministeriali romani si sono rincorsi, ma di dialoghi veri e propri non si può esattamente parlare. Con il premier Conte, ma anche con il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, con il quale il presidente del Piemonte ha ingaggiato un duello ormai da diversi mesi.