“Rifiutiamo di essere lavoratrici usa e getta!”. E’ questo lo slogan che ha guidato la protesta di una trentina di educatrici precarie degli asili comunali, che questo pomeriggio si sono ritrovate davanti a Palazzo Civico.
“A partire dal 2015, con la giunta Fassino, -si legge in un volantino distribuito in piazza – tutto il settore è stato pesantemente ridimensionato.” Una precarietà che continua ad essere diffusa con l’amministrazione Appendino “ben oltre il livello di guardia”.
Secondo la denuncia del Cub Piemonte attualmente “mancano almeno 60 posti a tempo indeterminato” sulla pianta organica, “senza contare coloro che andranno in pensione anticipatamente approfittando di Quota 100”.
Una delegazione di educatrici è stata ricevuta dalla capigruppo, chiedendo appunto la stabilizzazione dei precari coprendo i posti vacanti negli asili nido e nelle scuole materne, facendo ricorso all’assunzione del personale inserito nella graduatoria del concorso bandito dalla Città nel 2014 e concluso l’anno successivo, e non con l’utilizzo delle supplenze annuali.
Come confermato dall’assessora Antonietta Di Martino, presente all’incontro, i posti attualmente vacanti sono un centinaio e “la volontà dell’Amministrazione - garantisce l’assessora - è quella di stabilizzare. Ma il numero delle educatrici che potremo assumere a tempo indeterminato dipenderà dalle risorse disponibili a Bilancio”.















