Negli ultimi 10 anni il business delle escort è aumentato, e di molto. Secondo uno studio di settore del Codacons infatti, che ha preso in esame il periodo che va dal 2007 fino al 2018, il fatturato di questo settore sarebbe cresciuto del 25,8% grazie anche all’aumento dei clienti. I numeri che vengono forniti a tal proposito dallo stesso Codacons parlano chiaro: le stime ci dicono che il giro d'affari sia passato dai 2,86 miliardi di euro del 2007, ai 3,9 miliardi di euro annui dello scorso anno.
Un incremento di 740 milioni di euro, pari al già citato 25,8%. Nello stesso periodo sono aumentate anche le escort, che sono passate da settantamila a oltre novantamila e i clienti, che sono diventati circa 3 milioni, contro i 2,5 del 2007, registrando quindi un aumento del 20%. Un numero quello del fatturato, che fa riflettere, anche perché si piazza davanti ad altri settori molto importanti, come quello della birra, che nel 2018 ha fatto registrare un totale di circa 2 miliardi di introiti.
Un cliente abituale spende in media 110 euro al mese, ma i prezzi variano molto in base alla scelta della escort e ai servizi offerti. Le tariffe possono infatti variare da cifre che vanno da un minimo di 30 fino ad arrivare persino a 500 euro. Questi numeri fanno capire quanto, nonostante un periodo di crisi economica che si è protratto per dieci anni e dal quale non siamo ancora del tutto usciti, gli italiani non abbiano rinunciato a questo tipo di intrattenimento. Attraverso i dati del Codacons è stato possibile anche individuare la tipologia di clienti che ricorre alle escort, che varia in base al luogo in cui viene cercata. Il cliente che preferisce cercare compagnia in strada ha un’età media compresa tra i 35 e i 50 anni, sposato o con partner regolare, uno o più figli. Invece per chi cerca la compagnia a pagamento online l’età media scende tra i 25 e i 35 anni, single, senza figli.
Il fenomeno delle escort ha avuto un’ evoluzione nel corso degli ultimi anni, adeguandosi ai tempi che corrono. Secondo l'analisi dell'Associazione per la tutela dei consumatori, dal 2007 ad oggi sono infatti cambiati anche i metodi per trovare i clienti: le escort che operano in strada sono diminuite, ma rimangono comunque una parte importante di questo mercato, ricoprendone circa il 60%. Il restante 40% è rappresentato da chi invece ha deciso di ricevere i clienti in luoghi privati, come casa propria, facendosi pubblicità con annunci online.
Questo è un dato che fa capire quanto anche questo settore abbia subito l’influenza del web. Dai primi anni duemila infatti, hanno cominciato a nascere e via via a diffondersi portali per annunci di escort a livello nazionale e locale e ad oggi si contano più di 40 mila inserzioni sparse in tutta Italia. Basti pensare che gli annunci attivi delle escort a Torino sono oltre 4 mila. Un dato che posiziona il capoluogo piemontese al terzo posto nella speciale classifica come numero di annunci dopo Milano(circa 7 mila) e Roma( oltre 5 mila). Forse proprio il web ha contribuito all’aumento dei numeri di questo settore. Gli annunci online rendono infatti più veloce e immediata la ricerca di compagnia e permettono di rimanere nel totale anonimato, lontano da occhi indiscreti.
Le proiezioni ci dicono che saranno sempre di più le escort che sceglieranno la soluzione degli annunci online a quella della strada per trovare clienti. Questo perché man mano che si va in avanti con gli anni l’utilizzo di internet sarà sempre di più alla portata di tutti e, sicuramente, questo fattore, porterà un miglioramento del degrado sociale, in quanto si vedranno sempre meno ‘signorine’ ai bordi delle strade. Dove finiscono gli introiti di questo enorme giro d’affari? Semplicemente nel nulla, perché, come si sa, si tratta di soldi non dichiarati all’agenzia delle entrate e che costituiscono, di fatto, un evasione fiscale del 100%. Molti sono i paesi, anche europei, come la Germania, che ormai da anni hanno contrastato il problema, avendo regolarizzato e regolamentato questo settore. In Italia invece, dove la questione è sempre stata argomento di dibattito al governo, nessuna delle forze politiche che si sono succedute alla guida del paese è riuscita a trovare una soluzione per regolare questo settore, il quale potrebbe rappresentare un importante entrata nelle casse dello Stato e sicuramente un aiuto per risolvere i grossi problemi di bilancio presenti ormai da molti anni.