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Economia e lavoro | 03 aprile 2019, 11:48

Dott. Gallina "trasloca" a Beinasco e getta le basi del suo futuro tra 4.0 e lato umano

Sarà ristrutturato il vecchio stabilimento Comau per puntare a 100 milioni di fatturato e nuove assunzioni. Ma ci sarà spazio anche per sostenibilità ambientale e un asilo per i figli dei dipendenti. L'investimento è di 20 milioni in 4 anni

Dott. Gallina "trasloca" a Beinasco e getta le basi del suo futuro tra 4.0 e lato umano

In principio fu la Comau. Erano gli anni Cinquanta, quelli del boom economico e della Torino uni-vocata all'automotive. Adesso lo stabilimento di Beinasco, frazione Borgaretto, passa al Gruppo Gallina, che sotto la denominazione di "Dott. Gallina" ha la sua sede storica a La Loggia, fondata nel 1960 da Pier Aulo Gallina e da sempre si occupa di profilati plastici, sia per l'auto che per l'edilizia.

Ora è il momento di fare bagagli e scarponi, in vista del trasloco di quella che è una vera "multinazionale tascabile". È l'azienda di Dario Gallina, attuale presidente dell'Unione Industriale e dei suoi fratelli David e Daniel, che oggi hanno presentato il nuovo investimento proprio nelle sale auliche della sede degli industriali. Sul piatto sono stati messi 20 milioni di euro, che saranno spalmati lungo un orizzonte temporale di 4 anni e di cui 2 saranno destinati ad attività di ricerca e sviluppo.

Su un sito di 93mila metri quadri, ben 23mila saranno occupati dallo stabilimento e 12mila da uffici. L'immobile sarà ristrutturato, ma altri 6000 metri quadri di magazzini saranno costruiti. Il traguardo? Dare corpo al celeberrimo 4.0 che proprio come Unione Industriale viene sostenuto e promosso tra gli associati. Ma con curiosità come il kinder garden (un asilo) per i figli dei dipendenti, una palestra e una mensa aziendale.

Grande attenzione alla sostenibilità e al recupero energetico. I lavori di ristrutturazione sono stati affidati tramite un concorso di progettazione in collaborazione con la Fondazione per l'architettura e l'Ordine degli Architetti.

L'attesa è di una crescita di produzione che conduca ai 100 milioni di fatturato - nel 2018 sono stati 80, quasi il doppio rispetto ai 45 del 2013 - oltre a nuove assunzioni. Attualmente i dipendenti sono 270, con un export che vale il 25% del totale, anche se da Torino viene esportato il 65% della produzione. Altri stabilimenti si trovano in Usa, Turchia, Grecia, India e Germania, dove è stata realizzata l'ultima acquisizione.

"Il sito dove ci troviamo adesso non ci consente nuove espansioni e a volte lavoriamo in maniera poco efficiente - spiega Dario Gallina - ma vogliamo anche avere nuovi spazi per la sperimentazione e la ricerca".

Un progetto, dice il sindaco di Beinasco Maurizio Piazza "che porta lustro al nostro territorio. Il Pubblico è a disposizione di progetti come questi, non supino, ma aperto a dialogare su idee che portano sviluppo e occupazione sul territorio".

"È positivo - aggiunge Massimo Giuntoli, presidente dell'Ordine degli architetti - che proprio il presidente dell'Unione industriale sia poi uno dei primi a sfruttare per la propria azienda famigliare uno strumento come il concorso che come istituzione viene promossa tra gli associati".

Massimiliano Sciullo

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