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Politica | 04 aprile 2019, 11:52

La manifestazione Si TAV cambia pelle: sabato sarà un corteo a spingere per la Torino-Lione

Piazza Castello sarà solo la tappa finale di un percorso che partirà da piazza Vittorio Veneto e scorrerà lungo via Po

La manifestazione Si TAV cambia pelle: sabato sarà un corteo a spingere per la Torino-Lione

Non più piazza Castello, ma piazza Vittorio Veneto. Non più un ritrovo fisso, ma un corteo, che risalirà via Po per arrivare davanti alla prefettura, dove si racconteranno alcune testimonianze. Un disoccupato, uno studente, una studentessa e un'imprenditrice. Cambia pelle la nuova manifestazione a favore della Torino-Lione che fa seguito alle prime esperienze che avevano visto in piazza Castello ritrovarsi le iniziative ispirate dalle Madamin di Sì Torino va avanti, con la presenza anche di Sì TAV Si Lavoro, Osservatorio 21 e il coordinamento delle sigle economiche di Torino e del Piemonte. L'inizio è fissato per le 10.

"Torino, la società civile, tutte le anime che hanno a cuore le sorti del nostro territorio. Ci siamo ritrovati per dare un segnale a tutti, anche come forze produttive e sindacati, per sottolineare le priorità fondamentali", spiega Corrado Alberto, presidente di Api Torino e portavoce del coordinamento di sigle economiche del territorio che da mesi si sta battendo a favore del progetto TAV.

"A Torino sono nate la maggior parte delle novità a livello nazionale e come territorio chiediamo che venga eseguita nient'altro che una legge dello Stato - aggiunge -. Con fermezza e unità. Anche se questa è un'infrastruttura che non è solo torinese, ma con ricadute positive moto più ampie".

"Abbiamo cercato di scuotere le acque come società civile e Torino ci ha seguito in maniera straordinaria, per creare un futuro di sviluppo e di lavoro - dice Giovanna Giordano, una delle "Madamin" -. E per questo siamo grati anche alle associazioni, che hanno dato una grande collaborazione".

"Avremo esponenti della società civile di Torino- aggiunge -, ma anche persone che arrivano da altre regioni vicine e addirittura dal Mezzogiorno. Ci saranno tanti volontari, compresi quelli delle Olimpiadi".

"Anche l'incontro di ieri con la Commissaria europea Bulc - aggiunge Patrizia Ghiazza, un'altra anima di Sì Torino va avanti - ha rinforzato la nostra posizione, perché l'Europa punta molto sua Torino-Lione e in generale sul trasporto ferroviario grazie alla sua sostenibilità ambientale".

"Quello che chiediamo di fare al governo è rispettare una legge dello Stato, ma anche di un impegno e del ruolo che abbiamo all'interno del sistema Europa, da Maastricht in poi", aggiunge Mino Giachino, a capo del movimento Si TAV Si Lavoro. "Il Piemonte ha un Pil che oggi è più basso di quello del 2001 e se non ci fosse stato l'export avremmo avuto problemi sociali enormi. Per questo è importante rimanere all'interno di questo sistema di collegamenti internazionali. La TAV da sola non basterà, ma è un simbolo di ciò che serve sbloccare per tornare a crescere. Il consenso nel Paese è aumentato al 70% intorno a queste opere e il merito è anche delle nostre manifestazioni".

A nome del mondo sindacale (anche se ci sono realtà come Fiom che da sempre ha espresso la propria posizione contraria all'opera) c'è Domenico Lo Bianco, segretario generale di CISL Torino: "TAV è un'opera fondamentale perché dà competitività al Paese, lo unisce e rappresenta una grande sfida, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Non è possibile mettere in discussione un progetto già approvato e finanziato dall'Europa prima con il 40 e ora per il 50% delle risorse".

"Non abbiamo bisogno di una manifestazione formale delle forze politiche. La nostra è una manifestazione aperta a tutti coloro che si sentono di sostenere la nostra battaglia", precisa Giordano.

Massimiliano Sciullo

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