Contrastare il proliferare del fascismo, promuovere la riconversione ambientale e rovesciare le politiche di austerità. Sono questi gli ambiziosi obiettivi con cui La Sinistra si presenta alle imminenti elezioni europee. “Vogliamo cambiare l’Europa e la nostra vita” affermano in coro i candidati piemontesi presentati questa mattina presso l'associazione La Poderosa, in via Salerno 15.
I nomi scelti da La Sinistra da candidare nel collegio Nord-Ovest sono Valentina Cera, Paolo Ferrero, Aniello Fierro, Paolo Narcisi e Sonia Modenese. Il 26 maggio i candidati si presenteranno alle urne portando un programma basato su undici punti per cambiare l’attuale Unione Europea, un’UE che “va riformata e ripensata”. “Bisogna uscire dalla paralisi Euro Si o Euro no - spiega Paolo Ferrero - Il vero problema è cosa fa l’Europa”. Tre le principali questioni affrontate da La Sinistra: la questione economica, quella ambientale e quella democratica.
Se la contrapposizione alla destra e alle politiche sovraniste è nota ed evidente, l’ideologia che alimenta la politica de La Sinistra è molto distante anche dall’attuale centro-sinistra rappresentato dal Partito Democratico: “Siamo un’altra cosa rispetto a Chiamparino, signore liberale - argomentano i candidati - Il nodo fondamentale sono i soldi: ci dicono che non ce ne sono, ma stanno distruggendo il welfare da 30 anno ormai”. Le differenze tra le due sinistre sono tutte nella questione Tav, il cui no all’opera è spiegato in maniera chiara e diretta da Paolo Ferrero: “E’ un’opera inutile, dannosa, dal devastante impatto ambientale. Noi siamo contro dal ’92”.
Al centro del programma vi è poi la questione periferie: “Bisogna porre un argine, che credo possa partire solo da noi, ascoltando le marginalità” spiega la candidata Sonia Modenese. Di fatto, l’ambizione de La Sinistra è quella di raccogliere i voti di tutti quei cittadini che si vogliono distinguere dai demagoghi che puntano alla pancia delle persone e alla paura, distruggendo le speranze di unità europea. Un’UE che, come detto, va riformata a partire dal ruolo della Banca Centrale Europea: è da qui che secondo La Sinistra devono arrivare i soldi per rilanciare il lavoro, salvaguardare l’ambiente e rivedere integralmente la questione welfare.